Salvatore Giordano, un ragazzo di 14 anni, perse la vita a causa delle gravi ferite riportate dopo il crollo di un grosso pezzo di un fregio nella Galleria Umberto I di Napoli. Il frammento precipitato lo colpì in testa. Salvatore, dopo quattro giorni di agonia, non è riuscito a sopravvivere.

Ora a distanza di ben 9 anni, Sergio Pisani, l’avvocato della famiglia del giovane scrive una lettera al primo cittadino di Napoli Gaetano Manfredi. La famiglia non ha infatti ancora ricevuto nessun risarcimento. L’avvocato mette in chiaro come nel periodo della tragica morte del 14enne Salvatore, la Galleria Umberto era particolarmente interessata da crolli, come la precedente amministrazione comunale già era al corrente. Nessuno si prese la briga di far posizionare quantomeno delle transenne a delimitare le aree più pericolose e potenzialmente esposte a possibili crolli. Un errore gravissimo e a distanza di quasi 10 anni non è arrivato nessun risarcimento alla famiglia.

L’appello a Manfredi

“Signor sindaco, sono trascorsi quasi 9 anni dalla tragica morte di Salvatore Giordano colpito mentre passeggiava su via Toledo da alcuni ornamenti della Galleria Umberto di Napoli.” – scrive nella lettera l’avvocato.

In quell’inizio di luglio 2014 Salvatore stava passeggiando su via Toledo con degli amici. Le ferite riportate gli furono letali e si spense nella sua stanza d’ospedale al Loreto Mare. Per la famiglia un vuoto incolmabile, una tragedia senza precedenti. “Nonostante la condanna di tutti gli imputati tra i quali anche dipendenti del Comune di Napoli, nessuno si è fatto avanti per risarcire la famiglia e chiudere definitivamente questa vicenda che non posso non definire vergognosa”. Sia risarcita la famiglia e sia intitolato l’ingresso della Galleria lato Toledo a Salvatore Giordano”. – conclude l’avvocato della famiglia.

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