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De Luca: in Ucraina decideranno le armi, troppi contagi in Campania

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Aumento dei contagi e guerra in Ucraina i temi trattati da De Luca nel suo consueto discorso negli ultimi dieci giorni un aumento

Aumento dei contagi e guerra in Ucraina i temi trattati da De Luca nel suo consueto discorso. “Abbiamo avuto negli ultimi dieci giorni un aumento dei contagi in tutta Italia, anche in Campania – spiega De Luca-. Non abbiamo registrato incrementi nelle terapie intensive, mentre c’è un aumento di ricoveri ordinari di pazienti Covid non gravi. Ieri, oggi, la situazione non ha registrato aumenti, ci auguriamo che ci si avvii verso una stabilizzazione del contagio ed una progressiva discesa. Tuttavia le vicende di queste due settimane ci dicono che il virus circola, la variante Omicron 2 circola e che dunque dobbiamo avere prudenza, anche quando siamo vaccinati e abbiamo fatto la terza dose. Alla fine del mese sarà eliminato lo stato di emergenza. Io chiedo ai nostri concittadini di continuare ad indossare la mascherina, al di là di quello che si decide a livello nazionale. Continuiamo a mantenere un atteggiamento di prudenza: lo dico in modo particolare ai ragazzi. Abbiamo oggi i ragazzi che vanno in classe, mantengono la mascherina, poi prima di entrare in classe o dopo essere usciti da scuola, ci sono assembramenti senza mascherina davanti agli istituti. Poi vanno a casa, i nonni, i genitori, e il contagio si diffonde.

Prudenti per fermare i contagi

“Manteniamoci prudenti – sottolinea De Luca – è un piccolo sacrificio, ma è un elemento di protezione decisivo questo della mascherina. Dobbiamo evitare che ci sia di nuovo un ingolfamento dei nostri ospedali, perchè dobbiamo cominciare a preoccuparci degli altri pazienti, non solo di quelli Covid. E soprattutto dobbiamo riprendere in grande stile il lavoro di prevenzione, gli screening oncologici e tornare, anche dal punto di vista sanitario, ad una situazione di normalità. Dobbiamo avere un elemento di prudenza in più rispetto alle altre regioni. Indossiamo la mascherina soprattutto al chiuso e nei luoghi di assembramento. In una regione come la nostra, sono tutti luoghi di assembramento”. Così Vincenzo De Luca, nel corso della consueta diretta social del venerdì pomeriggio, ha fatto il punto della situazione sull’emergenza Covid in Campania.

Il sostegno ai bambini ucraini

Il governatore ha poi parlato dell’accoglienza dei profughi ucraini nella nostra regione: “Per quanto riguarda i profughi che arrivano in Campania dall’Ucraina abbiamo erogato prestazioni sanitarie a 50 bambini presso il Santobono. Abbiamo richieste di accoglienza per centinaia di bambini nelle nostre scuole. Sono 568 le richieste per avviare all’attività scolastica bambini ucraini. Stiamo procedendo con un lavoro di accoglienza e solidarietà davvero importante. La guerra prosegue e quindi avremo altri profughi da accogliere. E’ passato già un mese e la guerra è ormai entrata nella realtà della nostra vita. Quello che ci sembrava impossibile negli anni e nei decenni passati, è diventato possibile. Da questa guerra non usciranno vincitori e le conseguenze saranno drammatiche”.

“Con la guerra colpi all’economia della Campania”

“C’è anche un risvolto economico che comincia a diventare sempre più pesante per i paesi occidentali ed in particolare per l’Italia. Noi dobbiamo fare attenzione pechè avremo dei colpi pesanti per la nostra economia. Guardando la nostra regione, vi sono almeno tre settori a forte consumo di energia: il settore sanitario. Il funzionamento di un ospedale comporta un dispendio di energia spaventoso. Stessa cosa le case per anziani. Poi c’è il settore ambiente: tutti i grandi impianti di depurazione delle acque e del trattamento di rifiuti richiedono quantitativi immensi di energia. Il sistema dei trasporti, poi, con il prezzo di gasolio e della benzina. Cominciamo ad avere problemi seri per la tenuta di servizi essenziali. Negli ultimi mesi l’azienda di trasporto regionale, l’Eav/Air, ha avuto un incremento dei costi di quasi 2 milioni di euro solo per gli aumenti di benzina e gasolio. Allora dobbiamo essere consapevoli che più la guerra si trascina, più ci saranno conseguenze economiche nei prossimi mesi. Ci saranno dei prezzi da pagare, anche per quanto riguarda il settore alimentare. Non arriva più il grano, non arriva più il mais. Ci sono problemi anche per l’argilla, cosa che mette in crisi anche il settore ceramiche. Penso anche ai costi che stiamo pagando in termini di presenze turistiche di provenienza russa che avevamo registrato negli anni passati”, ha spiegato De Luca.

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https://www.sicomunicazione.it/de-luca-ucraina-decideranno-le-armi-contagi-in-aumento/

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