“De Luca è stato l’avversario più aggressivo, ha praticato la teoria che la città e de Magistris devono essere messi in condizioni di non operare. E quando una Regione non si comporta correttamente sul piano istituzionale è grave”. Lo ha sottolineato Luigi de Magistri, intervistato dal giornalista Marco Caiano nel corso della trasmissione Studio Mattina di Canale 9.
de Magistris, ora libero da impegni istituzionali, ha affrontato i punti salienti dei suoi dieci anni alla guida della città, sottolineando come l’assenza di risorse economiche abbia condizionato quasi per intero il suo mandato da sindaco. Una carenza per Napoli e i napoletani che secondo Dema trova tra i responsabili Regione e Governi nazionali accusati di aver volontariamente sabotato la città.
“Per dieci anni e mezzo ho cercato in tutti i modi il sostegno dei vari governi Nazionali anche di quello di cui faceva parte Manfredi – ha raccontato de Magistris -. Abbiamo trovato sempre un silenzio assordante, anzi, dico di più, una volontà pervicace di non sostenere #Napoli, perchè Napoli dava fastidio per quello che rappresentava nella sua rinascita culturale. Dava fastidio un’esperienza amministrativa totalmente, libera, autonoma, indipendente e onesta. Io da cittadino e uomo politico mi auguro che arrivino i soldi. Però questa cosa va sottolineata perchè, pur di attaccare un’amministrazione che non apparteneva al sistema, hanno fatto di tutto per mettere in ginocchio una città e un popolo. Questa è una cosa che non gli perdonerò mai dal punto di vista morale”.
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