Questa notte, tra sabato e domenica 8/9 maggio, pioveranno sulla terra i detriti del razzo spaziale cinese partito lo scorso 29 aprile. Negli ultimi giorni i calcoli della Nasa e dell’Esa hanno circoscritto la zona di impatto all’area del Mediterraneo. Le possibilità sono remote ma la Protezione Civile ha comunque diramato un comunicato che avverte la popolazione del rischio.
COMUNICATO PROTEZIONE CIVILE
“Non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici; all’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono, per gli edifici in muratura, sotto le volte dei piani inferiori e nei vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi), per gli edifici in cemento armato, in vicinanza delle colonne e, comunque, in vicinanza delle pareti; è poco probabile che i frammenti più piccoli siano visibili da terra prima dell’impatto; alcuni frammenti di grandi dimensioni potrebbero resistere all’impatto. Si consiglia, in linea generale, che chiunque avvistasse un frammento, di non toccarlo, mantenendosi a una distanza di almeno 20 metri, e dovrà segnalarlo immediatamente alle autorità competenti”.
LE REGIONI COINVOLTE
Il Lunga Marcia 5B che in queste ore sta facendo il suo “rientro” a terra, secondo i calcoli degli scienziati potrebbe cadere, in frammenti più o meno piccoli su Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna.
I DETRITI PIOVERANNO SULLA TERRA
C’è un margine d’errore di sei ore sulle previsioni degli esperti. Le probabilità restano molto basse ma occorre, comunque, stare attenti ed evitare di aspettare il fenomeno all’aria aperta.