E’ fissata per oggi l’udienza al tribunale di Santa Maria Capua Vetere del processo sugli appalti Rfi assegnati a ditte colluse con il clan dei Casalesi in cambio di denaro e favori. Potrebbero essere depositate le prime dichiarazioni rese dal pentito Francesco “Sandokan” Schiavone, boss storico del clan che da alcune settimane ha deciso di collaborare con la giustizia.
La speranza è di svelare altri dettagli del sistema camorra
Sandokan ha già reso cinque interrogatori e verrà sentito due volte a settimana per sei mesi, secondo un fitto calendario durante il quale dovrà fare luce su tanti misteri irrisolti.
Le sue dichiarazioni saranno cruciali per confermare le accuse mosse dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) e per ricostruire il sistema di corruzione e collusione che ha caratterizzato il clan per decenni. Ci si attendono ammissioni su omicidi, tra cui alcuni casi di lupara bianca, sul traffico di rifiuti illegali, spesso interrati, sul controllo da parte del clan su cemento, appalti pubblici e ambiente, e sulle collusioni con la politica.
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