Non c’era un veicolo adatto per trasportarla e, forse, sospetta chi ha denunciato, non era stato neppure previsto. Questo è costato a una liceale affetta da tetraparesi la partecipazione a una gita scolastica. Oltre al danno e alla discriminazione, però, la beffa quantomai dolorosa. L’escursione, che prevedeva la visione di uno spettacolo teatrale inclusivo, era stata organizzata proprio per lei. Quando la madre della ragazza ha scoperto il tutto , non ha taciuto ed è corsa a denunciare ai Carabinieri, raccontando ai militari di come abbia dovuto acquistare di propria tasca anche un banco adeguato per la figlia a scuola.

La discriminazione a scuola

Andata a scuola a prendere la figlia nel giorno della gita, la scoperta: la ragazza non ha partecipato all’escursione e ha atteso l’orario di uscita in un’altra classe. E non si sarebbe trattato di un episodio isolato, avrebbe spiegato la donna ai militari dell’Arma in fase di denuncia. Andata dalla preside per chiedere spiegazioni, ha spiegato la donna visibilmente adirata, sarebbe stata persino allontanata. I Carabinieri del quartiere Vomero, coordinati dalla IV sezione “Fasce Deboli” della Procura, sono già al lavoro per accertare i fatti.

La madre della ragazzina, in sedia a rotelle a causa di una tetraparesi dispastico sistonica e iscritta al primo anno, racconta anche di essere stata costretta ad acquistare, spendendo di tasca propria, una sedia ad hoc e un tablet. Entrambi questi strumenti avrebbe dovuto metterli a disposizione l’istituto, ma così non è stato. E non solo. L’istituto in questione non avrebbe provveduto finora a mettere a disposizione della ragazzina una figura professionale adatta a fornirle assistenza. La genitrice, ora, si è affidata agli avvocati Sergio Pisani e Cecilia Gargiulo i quali, insieme con l’associazione “La battaglia di Andrea”, si stanno ora adoperando per aiutarla.

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