Divieto di balneazione a Napoli nell’area costiera di via Partenope ed invito ai cittadini ad evitare temporaneamente la balneazione nell’area di Marechiaro. E’ quanto prevede l’ordinanza sindacale emessa dopo gli esiti del monitoraggio effettuato dall’Arpac sulla qualità dell’acqua. A Marechiaro, secondo le analisi effettuate a 250 metri dalla costa, è stata rilevata una concentrazione di enterococchi intestinali suoperiore ai limiti previsti. La notizia non sorprende il deputato dell’Alleanza Sinistra-Verdi, Borrelli, arrabbiato per la situazione.
Il divieto a Marechiaro
“Il mare di Napoli va tutelato e difeso a ogni costo e non può essere trasformato in una cloaca”, ha scritto sui social Borrelli. “Sono tantissime le segnalazioni che mi stanno arrivando in questi giorni d’estate in cui il mare napoletano risulta inquinato in diversi punti. Dal Castel dell’Ovo a Marechiaro le nostre acque sono martoriate. Chiedo che venga istituita una task force straordinaria della Polizia Municipale e Capitaneria di Porto per il controllo e la tutela del mare, in particolare che si occupi di controllare, individuare e sanzionare tutti gli scarichi abusivi che provengono dalle abitazioni, dalle attività commerciali e che sversano a mare come nulla fosse in pieno 2023. Stesso discorso per le barche che ogni estate sostano in rada nel nostro golfo”.
A questo punto, l’accusa del deputato dei Verdi. “Gli encomiabili marinai di alcuni di questi natanti non esitano a sversare in acqua di tutto, approfittando dell’oscurità. Questo mal costume deve finire perché a farne le spese sono tutti i napoletani e il nostro bellissimo mare, continuamente profanato dall’inciviltà“. Al messaggio fanno seguito una serie di scatti del panorama costiero partenopeo dell’area di Marechiaro relativi a questi giorni.
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