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Due ragazzi evadono da Nisida. I sindacati: “Istituto fuori controllo”

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Non una fuga da Alcatraz, ma comunque un’evasione in piena regola, quella realizzata da due giovani detenuti del carcere minorile di Nisida. A denunciare l’accaduto, diverse sigle sindacali di categoria.

La fuga verso la libertà

Sarebbero riusciti a evadere nel pomeriggio di ieri ma, grazie all’azione sinergica tra personale del penitenziario e forze di polizia in servizio sull’isola, i due furbetti sono stati riconsegnati alla giustizia. E’ successo nell’istituto penitenziario minorile di Nisida, nel napoletano. A denunciare i fatti, le dichiarazioni dei responsabili sindacali di FP CGIL per la polizia penitenziaria e della Segreteria Generale Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.

La denuncia del SAPPE

“Ancora una volta presso l’IPM di Nisida si sono vissute, nel tardo pomeriggio di ieri 21 dicembre, ore di tensione a causa della tentata evasione di due detenuti stranieri”, ha denunciato Federico Costigliola, vice Coordinatore regionale della Campania per il settore minorile della Campania. “Erano le 18. 30 circa quando è scattato l’allarme dopo che il Personale di Polizia Penitenziaria in servizio ha notato l’assenza di due detenuti fino a pochi minuti prima presenti al campo di basket dell’Istituto penale per minorenni durante la permanenza all’aria”. Le ricerche sono partite immediatamente coinvolgendo tutto il Personale in servizio assieme agli uomini della Guardia di Finanza presenti alle pendici dell’isola.

“Restano infatti evidenti le inefficienze strutturali dell’istituto“, continua Costigliola, “che non permette di garantire sicurezza e contenimento dell’utenza in caso di necessità, se non durante la permanenza dei detenuti al campo di calcio che è opportunamente recintato. Resta anche da capire come sia possibile che da settimane il cancello di accesso all’isola non è funzionante, inefficienza che mette a serio rischio la sicurezza dell’IPM soprattutto nelle ore notturne”.

L’affondo della FP CGIL

“Denunciamo da mesi le difficoltà in cui si trova ad operare il personale di polizia penitenziaria e la cattiva gestione della sicurezza”, incalza Orlando Scocca, sindacalista di FP CGIL Campania per la polizia penitenziaria. “Quella di ieri è solo una delle ultime criticità avvenute in meno di due settimane: due incendi di camere di pernottamento con intossicazione di almeno dieci poliziotti penitenziari e, non più di un mese fa, una maxi rissa che ha visto coinvolta la totalità dei giovani reclusi. Questi sono episodi che manifestano un chiaro sintomo di un istituto fuori controllo e sono più di un campanello d’allarme che lascia intravedere episodi ancora più nefasti all’orizzonte a totale discapito della polizia penitenziaria che al momento è diventata la sola vittima di un sistema andato in tilt“.

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