Aveva settantacinque anni il grande drammaturgo partenopeo Vincenzo Moscato, che ieri si è spento dopo un periodo di sofferenza. Il suo percorso a teatro è lunghissimo, è da considerarsi l’innovatore post Eduardo delle scene napoletane.
Ricordato in sala Assoli ieri sera
L’artista nato nel 1948 è morto mentre in teatro, nella sua Sala Assoli, Isa Danieli, una delle attrici che più gli ha voluto bene e gli è stata vicina chiedeva un lungo saluto per il drammaturgo. Mentre il pubblico emozionato applaudiva, quasi una sorta di presagio, qualcuno si commuoveva.
La sua carriera
E’ considerato un grande del teatro, con testi coraggiosi, arcaici e moderni al tempo stesso.
Scannasurice, Signurì signurì, Piece noire, Rasoi, Ragazze sole con qualche esperienza, Embargos, Luparella, Ritornanti, Toledo Suite: sono alcuni dei suoi lavori scritti, messi in scena e interpretati in quarant’anni di carriera. Dal 1990 era il direttore artistico della compagnia teatrale Enzo Moscato e ha anche ricoperto incarichi di direzione artistica per il Teatro Mercadante – Stabile di Napoli negli anni 2003-2006, per il Festival Internazionale di Teatro – Benevento Città Spettacolo negli anni 2007-2009.
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