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Via agli esami di Stato: la maturità 2023 a Napoli

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Partono gli esami di Stato e a Napoli diplomande e diplomandi stamattina hanno affollato gli esterni dei rispettivi istituti con largo anticipo rispetto alla fatidica campanella d’ingresso.

La prima prova degli esami di Stato 2023

Tanta paura, tanta ansia ma anche tanta emozione, tra studentesse e studenti di Napoli, questa mattina. In piazza del Gesù, dove si incrociano alunne e alunni dei licei Genovesi e Fonseca, in tanti si sono ritrovati già dalle 7:30 per darsi forza a vicenda, confrontarsi e confortarsi, facendo un ultimo ripasso mentre si prende il caffè e si fa colazione. “Spero in Montale e Pirandello“, ci racconta un maturando del Genovesi. I più sono d’accordo, anche se in tanti guardavano con attesa alla tipologia C, ovvero al tema di attualità. Aperte le buste ministeriali, ecco le tracce uscite:

  • Analisi del testo (tipologia A): “Alla nuova luna” di Salvatore Quasimodo e Alberto Moravia con un brano tratto da “Gli Indifferenti”
  • Testo argomentativo (tipologia B): Federico Chabod, “L’idea di Nazione” – Piero Angela, “Dieci cose che ho imparato” – Oriana Fallaci, “Intervista con la storia”
  • Tema di attualità (tipologia C): Lettera aperta al Ministro Bianchi sull’esame di Maturità e Marco Belpoliti con “Elogio dell’attesa nell’era di Whatsapp”

“La DAD non ci ha fatto bene”, riflette una studentessa del liceo scientifico di piazza del Gesù. “Nessuno si aspettava un ritorno così diretto alle regole pre-pandemia, però l’hanno fatto tutti prima di noi, quindi lo faremo”. C’era preoccupazione, per questo ritorno alla “normalità”, ma tutto sommato l’ansia tra studentesse e studenti in attesa era più per il contenuto delle buste in arrivo dal ministero che per le commissioni esterne e le prove tra i banchi. “Penso sia giusto tornare in presenza, alla fine ci porta fuori dalla nostra comfort zone e ci dà un assaggio di quello che saranno gli esami universitari“, sostiene una maturanda del Genovesi.

Via così, quindi. La campanella suona, sono le 8:30. Studentesse e studenti si avviano verso le scale d’ingresso per entrare in aula. L’appello, all’esterno, è rapido; l’ansia è palpabile. Tutto però va avanti in serenità, tra un sorriso e un applauso di incoraggiamento. Entro pranzo, l’uscita: ventiquattr’ore di pausa, poi la seconda prova.

L’in bocca al lupo del ministro dell’Istruzione

“È un momento importante, in cui si tirano le somme di un percorso che per la gran parte è durato 13 anni: ci si apre ad una vita e nuova deve essere vissuto con entusiasmo e serenità. Passate queste prove vi aspettano l’estate, le vacanze e nuovi impegni molto stimolanti grazie ai quali costruirete la vostra vita; è un momento che ricorderete anche a distanza di molti anni come successo a me; ritornerà alla vostra mente con la piacevole sensazione del bel tempo che è stato”. È questo l’in bocca al lupo rivolto a studentesse e studenti che oggi si cimentano con la prima prova dell’esame di Stato 2023 del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara.

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