Una vera e propria banda di cybercriminali attiva tra le provincie di Fermo, Napoli e Roma è stata smantellata dai Carabinieri a seguito alle indagini partite dopo diverse denunce di truffa. A finire in manette, un uomo originario del comune napoletano di Torre Annunziata ma residente nelle Marche, ritenuto dai militari il principale promotore dell’associazione a delinquere. Ai domiciliari, invece, altre tre persone, presunte sue complici.
La frode informatica messa in atto dal gruppo si sarebbe basata sulla tecnica dello smishing, la versione via sms delle email che consentono ai ladri digitali di impossessarsi dei dati sensibili dei conti correnti delle vittime. A questo punto, i criminali avrebbero prelevato ingenti somme di denaro per poi coprire le loro tracce e le avrebbero versate su conti di persone compiacenti, ai quali veniva lasciata una percentuale “per il disturbo”, per poi passare al prossimo malcapitato. La prima denuncia, quella di un cittadino romano al quale il sodalizio avrebbe sottratto circa 27mila euro dal conto corrente. Almeno 19 i reati, commessi in tutto il paese dalla banda di cybercriminali, per un totale stimato di almeno 280mila euro indebitamente sottratti.
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