Era rimasto ferito alle gambe tre anni fa nel corso di una lite, colpi che avevano obbligato i medici all’amputazione degli arti. Oggi, dopo oltre due anni, la sentenza del Tribunale di Aversa: i tre indiziati sono stati assolti perché il fatto non sussiste.
Assolti “perché il fatto non sussiste” Belardo, Chiacchio e Sgamato
Erano stato accusati del grave ferimento di Gaetano Barbuto Ferraiuolo, giovane di Sant’Antimo che, il 20 settembre 2020, era stato colpito alle gambe dopo l’esplosione di una lite – scoppiata, a quanto appurato, per futili motivi – con i tre giovani anche loro originari dell’hinterland partenopeo. Antimo Belardo (28enne di Sant’Antimo), Raffaele Chiacchio (19enne di Grumo Nevano) e Antonio Sgamato (26enne anche lui di Sant’Antimo) sono finiti alla sbarra quest’oggi davanti al GIP di Napoli Nord, Daniele Grunieri, che ha presieduto la sentenza con rito abbreviato.
Tra quindici giorni le motivazioni della sentenza: il verdetto, intanto, ha sconvolto tutti. Belardo, Chiacchio e Sgamato sono stati assolti perché il fatto non sussiste. “Ingiustizia è fatta”, è stato il commento a caldo della famiglia Ferraiuolo. “Non ci sono parole, solo tanta amarezza e tanto dolore, che si aggiuntono a quelli che proviamo da oltre due anni”.
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