Di Marco Staiano
Rudi Garcia prende in mano un’opera d’arte, il Napoli, e per questo è stato presentato al Real Museo di Capodimonte. Il tecnico francese ha fatto la sua conoscenza della città ieri in un primo bagno di folla tra tifosi e giornalisti. Un pomeriggio per dire le sue prime frasi in azzurro. “Voglio la maglia sul cuore”, “Dobbiamo vincere almeno un trofeo”, “Il mio calcio è in attacco”.
Con quale modulo giocherà il suo napoli?
Umile ma sicuro, il tecnico ha parlato di moduli e di modo di stare in campo. “Io non vengo qui a rivoluzionare tutto. Vediamo se la squadra somiglia nella rosa a quella dell’anno scorso, se sarà così non toccherò molto, ma qualcosa farò. Abbiamo parlato tanto di 4-3-3, ho fatto tanto bene col 4-3-3, ma ho usato anche altri moduli di gioco. Perché lo dico? Perché un allenatore deve adeguarsi alla rosa e trovare il modulo giusto. Sembra che il 4-3-3 sia perfetto per il Napoli, ma oggi ci sono analisi video, c’è uno staff che conosce i singoli, per cui la tua squadra deve saper cambiare anche modulo di gioco durante una partita. Voglio che i miei giocatori abbiano una cultura tattica importante. Il mio modulo di base è quello, il 4-3-3, ma io voglio calciatori intelligenti”.
Garcia: “Nessuno dei calciatori ora in rosa è insostituibile”
“Ho sposato il progetto sportivo, volevo solo essere sicuro che il presidente voleva vincere dei trofei. So che se un giocatore ha un’offerta alla quale non si puo’ rinunciare va via ma nessuno e’ insostituibile. Ho fiducia nel presidente, nella squadra mercato: ci sono giocatori che hanno fatto benissimo la scorsa stagione che nessuno conosceva, faremo di tutto per fare una bella squadra”.
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