Niente poker di vittorie per Mats Pedersen sul lungomare di Napoli: il danese maglia rosa conserva il primato in classifica generale, ma deve rinunciare alla quarta vittoria in sei tappe al termine di una frazione – la Potenza-Napoli, la più lunga del Giro con i suoi 227 km – segnata pesantemente da una maxi caduta che ha stravolto le strategie della maglia rosa di poter contare su un arrivo in volata a lui congeniale. Accade tutto a 72 chilometri dall’arrivo quando il gruppo, all’inseguimento del francese Paleni e dell’olandese Van der Hoorn in fuga dal km 35, sta transitando nel comune di Sperone (Avellino). La pioggia ci mette lo zampino rendendo l’asfalto viscido e facendo perdere l’equilibrio all’australiano Jai Hindley. Provocando cadute a cascata: alla fine saranno circa una trentina i corridori che faranno ricorso alle cure mediche per le escoriazioni riportate.
Alla fine a sorridere è Kaden Groves della Alpecin che in una volata piuttosto anomala, e ristretta a un gruppo ridotto di velocisti, regola il belga Fretin e il francese Magnier. Pedersen arriva staccato, ma poco conta perché i giudici decidono di neutralizzare la tappa. A: la maglia rosa resta saldamente sulle sue spalle.