Ieri sera, con un lunghissimo corteo, la cittadinanza del comune partenopeo di San Giorgio a Cremano è scesa in strada in memoria di Fulvio Filace, il 25enne a un passo dalla laurea magistrale scomparso a causa della grave esplosione in cui era rimasto coinvolto, sulla Tangenziale di Napoli.
In marcia per chiedere verità e giustizia per Fulvio
Compatta, composta, la marea umana ha serpeggiato per le strade della città alla ricerca di risposte: perché gli interrogativi inevasi sono ancora troppi. Fondamentale, in questi bui giorni di sofferenza, per la famiglia Filace, la presenza degli amici di Fulvio, come ribadito dal padre del giovane, Salvatore. “Mi dispiace per i giornalisti”, ha detto in prima battuta il genitore, “ma domande e risposte ora sono superflue”. Poi, le parole rivolte agli amici del 25enne: “Ci hanno mantenuto e supportato in questi giorni di tragedia”.
A organizzare la manifestazione, gli amici di Fulvio, anche loro devastati per la perdita dell’amico. Il desiderio di avere risposte, però, è altrettanto grande, ci dicono Fabio e Dario. “L’ho visto la sera prima”, racconta il primo, “era ansioso di tornare presto a casa perché il giorno dopo sarebbe dovuto andare presto a ‘fare un servizio’, lo chiamava così”. Troppi i se e i ma, troppi i dubbi: “Non so chi ci deve dare risposte, ma noi le aspettiamo”, conclude Fabio. “Mi aveva parlato del tirocinio”, continua poi Dario. “Era molto entusiasta, devo essere onesto. Non so come si è svolto il tutto, ma si è ritrovato in argomenti, comunque del suo settore, ma non di suo grande interesse”.
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