Non è stato un fatale incidente a costare la vita ad Alessandro, il ragazzo morto a Gragnano dopo un volo dal 4° piano, ma, secondo la Procura di Torre Annunziata, un suicidio causato da continue minacce sul cellulare. Sei persone, cinque sono minorenni e uno è maggiorenne, gli identificati come presunti autori dei messaggi trovati sul cellulare del ragazzo.
I messaggi alla fidanzata la mattina della tragedia
Alessandro prima di cadere ha contattato la fidanzatina spiegandole di volere farla finita, proprio trovando queste parole sul suo cellulare sono partite le indagini. Il ragazzo era evidentemente terrorizzato e stanco di subire le continue minacce sul cellulare. Il reato è per i cyberbulli ipotizzato istigazione al suicidio.
La città in lutto il giorno dei funerali
“La tristezza e il dolore accompagnano queste poche righe, proprio come fanno con i miei pensieri che dal giorno di questa ultima tragedia sono affranti e pieni di domande. Sono molto legato a questa famiglia e condivido con loro una sofferenza straziante, ma come sindaco devo sottolineare il dolore e la responsabilità di una intera comunità”. Questo il commento di Nello D’Auria, sindaco di Gragnano. “Come cittadini e come istituzioni saremo in prima linea affinché episodi tragici come questo cessino di esistere ma dobbiamo riconoscere che siamo chiamati tutti ad interrogarci e ad intervenire. Nessuno è escluso. I giovani sono tremendamente fragili e noi adulti, nei diversi ruoli, abbiamo il dovere di accompagnarli proteggerli”, conclude D’Auria.
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