I prodotti contraffatti più sequestrati in Italia sono i giocattoli mentre calano quelli elettronici. Inoltre i Paesi di origine e provenienza delle merci risultano, nella gran parte dei casi, l’Italia e la Cina mentre Roma e Milano sono le città più interessate al contrasto di questo tipo di reato. È quanto emerge dall’ultimo dossier ‘Contraffazione – evoluzione del fenomeno criminale sul mercato fisico e online 2023-2024’ a cura della Direzione centrale della polizia criminale, articolazione interforze del Dipartimento della pubblica sicurezza. Secondo il documento, negli anni 2023 e 2024 in Italia le forze di polizia e le polizie locali hanno concluso 60.360 operazioni di contrasto al fenomeno, 11.142 delle quali conclusesi con l’esecuzione di sequestri penali (18,46%) e 49.218 di sequestri amministrativi (81,54%), per un valore complessivo delle merci contraffatte sottratte al mercato pari a oltre 532 milioni di euro. I dati statistici evidenziano che la maggior parte delle operazioni di sequestro (91,1%) avviene nella fase della commercializzazione.
Altri dati forniti dalle fiamme gialle
Analizzando il numero degli interventi per singola annualità, si registra un leggero decremento delle operazioni condotte nelle varie fasi, passate dalle 30.528 del 2023 alle 29.832 del 2024. Relativamente alla nazionalità dei soggetti sanzionati, 5.321 risultano di origine italiana, 3.513 del Bangladesh e 1.155 del Senegal. Per quanto riguarda la tipologia delle merci sequestrate, il 41,66% sono giocattoli, il 33,43% beni di consumo, il 20,12% oggetti di elettronica, il 3,14% prodotti del settore della moda, l’1,05% dai tabacchi e l’0,61% dai prodotti agroalimentari. Riguardo al commercio elettronico, nel 2024 le violazioni accertate di natura penale hanno registrato una leggera decrescita (-10.37%). Dall’analisi dei dati raccolti è infine emerso che le province maggiormente interessate dall’azione di contrasto sono state Roma, Milano, Firenze, Napoli e Venezia.
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