Apre al pubblico dal 12 agosto il termopolio della Regio V, l’antica tavola calda di Pompei, portata in luce durante gli ultimi scavi in un’area della città antica mai prima indagata, con visite straordinarie al cantiere della casa di Orione e della casa del Giardino.
I termopoli, dove si servivano bevande e cibi caldi, erano molto diffusi nel mondo romano, dove era abitudine per il ceto medio e basso consumare il prandium fuori casa. Sebbene nella sola Pompei se ne contino almeno una ottantina, il termopolio della Regio V si distingue per l’eccezionale decorazione del bancone dipinto, con le immagini della Nereide a cavallo di un ippocampo e di animali probabilmente preparati e venduti proprio nel locale. Il termopolio è stato presentato in anteprima alla stampa alla presenza di Massimo Osanna, direttore generale dei Musei del Ministero dei Beni Culturali e del Direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel. Intanto il sito archeologico ha reagito bene ai primi giorni che hanno disposto l’obbligatorietà del green pass all’ingresso, qualche disagio ai tre varchi per il prolungarsi delle code ma con tempi non lunghissimi, dovuti alla necessità di verificare oltre al lasciapassare anche i documenti di ciascun visitatore. Inoltre il sito archeologico, grazie a una collaborazione con l’Asl Napoli 3 Sud, concede la possibilità di effettuare un tampone all’ingresso, processato in poco tempo, in un giorno ne sono stati effettuati ben 319 su novemila visitatori, segno che le nuove regole non fermano coloro che hanno voglia di ripartire a partire dalla cultura.
