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Il ricordo di un anno strano che resterà nella storia del Napoli

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Un anno strano, difficile, ma comunque tinto di azzurro. Il 2020 si accende con la vittoria sulla Juventus per 2 a 1. Lo stadio era pieno e in festa. Poi il virus, l’incertezza sullo stop al campionato e la necessità di restare tutti a casa. Anche i giocatori del Napoli. Degli azzurri, per mesi restano solo le immagini di Mertens che si allena sul lungomare. Poi si torna in campo, senza pubblico. In campionato sarà solo Europa League quest’ anno, ma è la Coppa Italia a far scendere i napoletani in strada per gioire. Gattuso e il suo Napoli battono la Juventus ai rigori. Ci sono poi pochi giorni d’estate, il rapido ritiro a Castel di Sangro, Napoli saluta il beniamino Callejon e accoglie la promessa Osimhen. Milik pronto ad andar via, Lozano ritrovato e Insigne trascinatore. I contagi del covid tra gli azzurri fermano il Napoli per la partita con la Juve, querelle tra i palazzi e il rinvio del match. Intanto la notizia più sofferta. E’ morto Maradona, Napoli assieme al mondo intero piange il suo simbolo più grande. A lui è dedicato ora lo stadio, sugli spalti, in attesa del pubblico per il 2021, arriva la scritta “Napoli”.

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