Per lui era stata emessa una misura cautelare per reati legati allo spaccio di droga, ma lui aveva fatto perdere le tracce di sé. Questo fino alle 13:30 circa di oggi, quando è stato tratto in arresto in via Bakù, a Scampia.
L’azione delle forze dell’ordine
E’ stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Napoli e dagli uomini del commissariato di Secondigliano Raffaele Paolo, latitante ritenuto dagli inquirenti elemento di spicco del clan Di Lauro. Sulla testa di Paolo pendeva un mandato d’arresto per reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, misura cautelare che lui aveva evaso per diversi mesi dandosi alla macchia. Poi, alcuni giorni fa, il suo ritorno a Scampia.
Dopo diversi appostamenti, gli agenti coordinati dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini e dal vicequestore Raffaele Esposito erano riusciti a localizzarlo. paolo non ha opposto resistenza quando si è visto circondato e, anzi, stando a quanto riferito, non era neppure armato al momento dell’arresto.
I presunti motivi della presenza di Paolo sul posto
L’arresto del latitante è avvenuto in una zona che ha insospettito molto gli investigatori: l’area, infatti, sarebbe sotto il controllo degli eredi del clan Notturno. Da qui l’ipotesi al momento più accreditata dagli uomini al lavoro sul caso, quella che Paolo possa aver raggiunto Scampia per incontrarsi con qualche esponente del gruppo Raia per rinsaldare i rapporti.
Alcuni giorni fa, infatti, il blitz delle forze armate contro i vertici del sodalizio criminale si era basato anche su alcune dichiarazioni del figlio di Paolo, Pasquale dello ‘o Lallone, passato a collaboratore di giustizia dopo una condanna per omicidio. L’ormai ex latitante non aveva mai accettato il voltabandiera del figlio, tanto da rinnegarlo. Non parrebbe così inverosimile, quindi, una sua scelta di stringere i rapporti coi suoi vecchi nemici.
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