In seguito ai diversi roghi scoppiati in città negli ultimi giorni, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale si è subito attivata per accertare le condizioni dell’aria e, dopo i primi rilievi, il quadro sarebbe subito parso preoccupante. Le polveri sottili avrebbero superato la soglia limite. Le stesse condizioni meteo che hanno contribuito a favorire l’avanzata delle fiamme, però, hanno fatto sì che gli agenti inquinanti emessi nell’aria venissero dispersi rapidamente. Quadro conferme ai limiti di legge, comunica l’ARPAC.
Una nota del Comune, invece, spiega come, in tutte le stazioni della rete di rilevamento della città, “le concentrazioni dei diversi inquinanti monitorati non hanno evidenziato andamenti chiaramente riconducibili agli incendi”. Una situazione emergenziale in fase di rientro, insomma, eppure non bisogna abbassare l’attenzione. “Restano ferme le raccomandazioni ai datori di lavoro rispetto alle verifiche sulla salubrità dei luoghi di lavoro presenti sul territorio interessato”, spiegano dall’Agenzia. Con la città di Napoli ancora soggetta a un aumento delle temperature di diversi gradi sopra la media stagionale, il rischio che si ripresentino fenomeni di quel tipo resta alto.
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