La storia di Angela Celentano, bambina di 3 anni rapita nel 1996 sul Monte Faito, la conoscono in tanti. E’ stata una pagina della storia della Campania e di tutta la penisola indelebile, uno di quei misteri irrisolti, ma soprattutto mai chiusi.
Angela, ormai 30 anni, è in Turchia
Secondo il Gip nella pista cosiddetta turca non è stato fatto tutto quello che si doveva fare per questo ha chiesto altri sei mesi per potere indagare. La storia di questa pista nasce in un confessionale. Una donna ha raccontato a un parroco di sapere dove è stata portata la piccina. Il parroco dopo anni, sul punto di morte, decide di non portare con sè questo terribile segreto del confessionale e racconta, a sua volta, la terribile verità a Vincenza Trentinella.
Le indagini private e il veterinario
La donna ha raccontato ai magistrati di essere partita per la Turchia, direzione isola di Buyukada, per verificare la notizia. In quell’isolotto la donna ha conosciuto il presunto nuovo padre di Angela, un veterinario con una cicatrice sul collo, ha visto la ormai donna, e, con una scusa professionale, ha chiesto il numero di telefono per portarlo in Italia. A quel numero ha risposto un altro uomo, il titolare del centro di veterinaria, un uomo senza cicatrice. Il Gip ha scritto, nella richiesta di non archiviazione, di tornare in Turchia per interrogare l’uomo giusto e non quello sbagliato. La pista c’è, gli elementi anche, la speranza pure, malgrado siano passati 26 anni e mezzo.
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