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Minacce alla giornalista Bertone, attenzione all’area Nord

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Maria Bertone è stata intervistata nel corso della trasmissione Studio Mattina di Canale 9 da Marco Caiano direttore di Sicomunicazione

La direttrice di Cronache di Napoli e Cronache di Caserta, Maria Bertone, ha reso noto di aver subito gravi minacce. La giornalista è stata intervistata nel corso della trasmissione “Studio Mattina” di Canale 9 da Marco Caiano, direttore di Sicomunicazione. Assieme a lei, in studio, anche Luca Piscopo, titolare della pizzeria colpita dalla camorra “Anema e Pizza” di Frattamaggiore.

Minacciata per non aver pubblicato una lettera

“Ho semplicemente la colpa di fare il mio lavoro – ha detto Maria Bertone spiegando quanto le è accaduto negli ultimi tempi -. Ho ricevuto una lettera di minacce verso fine agosto dell’anno scorso. Ne diamo notizia soltanto oggi perchè c’è stata la richiesta di rinvio a giudizio e quindi ho voluto essere sicura di chi fosse il ‘signore’ che mi aveva scritto. Si tratta di un detenuto del clan dei casalesi, un ergastolano che sta scontando una pena per omicidio. Un personaggio di primo piano del panorama criminale campano. Ha lamentato il fatto che non avessi pubblicato una sua precedente lettera. Per questo sgarro che ho ‘osato’ fargli ha augurato di farmi saltare in aria. Preciso che in precedenza non ho ricevuto nessun’ altra lettera se non questa con le minacce”.

La solidarietà a Maria Bertone

“Ho avuto tante testimonianze di solidarietà, da Fico a Manfredi, a quella di tanti parlamentari -ha sottolineato la direttrice di Cronache -. Questa mattina ho avuto l’onore di essere stata chiamata a telefono anche da don Luigi Ciotti. Queste sono delle cose che fanno bene, sono delle testimonianze anche più importanti della vigilanza che mi hanno assegnato. Il cordone della gente è quello che più ti protegge e ti fa bene”.

Proteggere persone come don Patriciello

“Continuerò a scrivere – afferma Bertone -. Non mi sono fermata in passato e non mi fermerò adesso. Quando si scrive la verità non si ha nulla da temere”. Poi ha aggiunto: “La faida dell’area Nord merita tantissima attenzione, è assurdo che una persona come don Patriciello non abbia un minimo di protezione, trovo che questa cosa sia assurda. don Patriciello è una persona che va protetta. Mi appello al prefetto di #Napoli date una scorta a don Maurizio Patriciello è assolutamente una priorità e date una protezione agli imprenditori come Luca. Servono adeguate misure e vanno prese immediatamente”.

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