Sepolte le vittime, timidamente inizia a farsi strada qualche proposta per la ripresa delle attività economiche di Ischia, sconvolta dalla frana del 26 novembre scorso. L’occasione per avviare un discorso sulla ripartenza è offerta dall’audizione della Commissione Ambiente della Camera dei deputati.
Confcommercio Campania: Ristoro immediato per le imprese
Tra gli organismi invitati a intervenire, Confcommercio Campania che con il suo direttore generale, Pasquale Russo, ha parlato della necessità di “una prolungata sospensione delle imposte e dei versamenti” e di immediati interventi di ristoro per le imprese operanti nelle aree più colpite. Per Russo, “occorre anche programmare subito un investimento consistente per il rilancio dell’immagine turistica dell’isola di Ischia per evitare il sia pur minimo riflesso negativo sui flussi turistici a causa dell’effetto mediatico del tragico evento di Casamicciola”.
La proposta di Federalberghi: via Imu e Tari
Preoccupati, infatti, gli albergatori, che da subito, appena è partita la macchina dei soccorsi, hanno messo a disposizione mille posti letto garantendo ospitalità agli sfollati. I rappresentanti di Federalberghi ascoltati a Montecitorio, propongono l’azzeramento del pagamento di Imu e Tari per il prossimo semestre e la possibilità di fruire di un credito di imposta da ammortizzare in tre anni”.
Da rimuovere 50mila tonnellate di fango
Intanto sull’Isola, superata la primissima fase dell’emergenza, si fanno i conti con la rimozione della valanga di fango e detriti scesa dal monte Epomeo. Secondo alcune stime, sarebbero ben 50mila le tonnellate di terra franati che hanno invaso case, strade, negozi, alberghi che andranno rimossi.
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