Il romanzo Il Maestro – Vita, opere e cazzotti di Lucio Zurlo, gentiluomo, e della Boxe Vesuviana scritto dal giornalista Antonio Lamorte ed edito dalla casa editrice napoletana Graus edizioni
Nelle librerie e sulle principali piattaforme arriva Il Maestro – Vita, opere e cazzotti di Lucio Zurlo, gentiluomo, e della Boxe Vesuviana, il romanzo scritto dal giornalista Antonio Lamorte ed edito da Graus Edizioni. Il libro ripercorre 60 anni di storia della “Boxe Vesuviana” e la vita del suo fondatore Lucio Zurlo. Il mitico “U’maestr” aprì la palestra nella Provolera, rione popolare di Torre Annunziata, in provincia di Napoli, inizialmente in un locale abbandonato. Dal primo atleta qualificatosi alle Olimpiadi di Monaco 1972, Ernesto Bergamasco, alla medaglia di bronzo ai Giochi di Tokyo nel 2021 con Irma Testa, il romanzo attraversa la storia di una città e racconta la parabola di un luogo diventato punto riferimento non solo a livello sportivo ma anche formativo per una comunità. Fin dagli esordi è stato riconosciuto infatti da media e istituzioni il ruolo sociale ed educativo della “Boxe Vesuviana”. Zurlo, infermiere allo Spolettificio appassionato della Nobile Arte, è diventato noto per aver raccolto e tolto dalla strada tantissimi ragazzi che hanno conosciuto grazie alla sua dedizione e costanza uno sport durissimo ma dal fascino inesauribile. Alcuni di questi ragazzi sono diventati campioni. Come ad esempio Biagio Zurlo, figlio del maestro stesso, a fine anni ’80 campione italiano dei pesi welter e oggi consigliere della Federazione Pugilistica Italiana (FPI) e responsabile dell’area tecnica della Nazionale; o Pietro Aurino, secondo molti osservatori il talento più cristallino della boxe italiana negli anni ’90, atleta olimpico ad Atlanta 1996 e campione europeo professionista dei pesi massimi leggeri, inghiottito dalla stessa realtà difficile che la “Boxe Vesuviana” aveva sempre contrastato. Una storia che continua fino ai giorni nostri, con la palestra che continua a sfornare talenti sotto la guida degli ex campioni Gaetano Nespro, Pasquale Perna, Alfonso Pinto e Salvatore Annunziata. E sotto lo sguardo tutt’ora vispo e attento del maestro Zurlo.
L’autore
Antonio Lamorte è giornalista professionista. Collabora con L’Unità e con Linkiesta. Ha scritto per Il Riformista. Ha vinto il Premio Siani nel 2017, il Premio Coni al racconto sportivo nel 2019, è stato finalista al Premio Rocky Marciano nel 2020, terzo posto all’edizione 2022 del premio USSI al giornalismo sportivo. Il suo minidoc per IlRifomista.it “Essere Diego Armando Maradona Jr.” è entrato nella shortlist dei premi internazionali di giornalismo sportivo dell’AIPS (Association Internationale de la Presse Sportive) dell’edizione 2022.
Per scrivere Il Maestro – Vita, opere e cazzotti di Lucio Zurlo, gentiluomo, e della Boxe Vesuviana l’autore ha intervistato i protagonisti di questa storia e ha fatto ricorso a un’ampia bibliografia libraria e giornalistica opportunamente citata.
La casa editrice
Graus Edizioni è stata fondata nel 2002 da Pietro Graus. Il suo catalogo raccoglie una vasta scelta di opere e collane dalla narrativa alla saggistica, raccolte di poesie e libri per bambini, gialli e cronaca. Con Graus lo scrittore Premio Strega Michele Prisco scelse di pubblicare la sua raccolta di racconti inediti La pietra Bianca nel 2004 e hanno segnato i loro primi passi nell’editoria autori come Maurizio De Giovanni e Andrea Esposito. Il film prodotto dalla Eagle Pictures, Il ragazzo con i pantaloni rosa, è stato tratto dal libro scritto da Teresa Manes, la madre del ragazzo vittima di bullismo e cyberbullismo Andrea Spezzacatena, e pubblicato dalla casa editrice.