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Largo Maradona di nuovo a rischio chiusura: esercenti in protesta

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Il celebre Largo Maradona nei Quartieri Spagnoli, divenuto negli ultimi anni uno dei punti più visitati di Napoli, torna a essere al centro di una nuova e preoccupante controversia. L’area, un tempo parcheggio e oggi luogo simbolo per migliaia di turisti e tifosi provenienti da tutto il mondo, potrebbe infatti essere nuovamente chiusa al pubblico a partire dal ponte dell’Immacolata.

A darne notizia sono i titolari de “La Bodega de D10S”, che denunciano l’impossibilità di riprendere le attività commerciali dopo il sequestro avvenuto a ottobre, a seguito di un blitz della Polizia Municipale che ha portato al fermo di due carretti per la vendita di bevande, ritenuti privi dell’autorizzazione per la vendita in sede fissa.

Il precedente stop di ottobre e il percorso di regolarizzazione

La zona era già rimasta chiusa per cinque giorni lo scorso ottobre, quando gli esercenti avevano protestato contro la misura del sequestro. In seguito, un incontro con il Comune di Napoli aveva aperto un dialogo per avviare un percorso di regolarizzazione delle attività sorte nello slargo ai piedi del celebre murale dedicato a Diego Armando Maradona, realizzato nel 1991 e restaurato di recente.

Secondo quanto riferito dagli esercenti, nella riunione del 20 ottobre si era giunti a un accordo che prevedeva:

  • la concessione dell’uso pubblico del suolo da parte dei proprietari privati dell’area,
  • la riqualificazione urbanistica del Largo a carico degli stessi proprietari,
  • la trasformazione delle licenze ambulanti itineranti in autorizzazioni per posto fisso.

Gli esercenti contestano però la legittimità dei sequestri, sostenendo che le unità mobili fossero regolarmente dotate di licenza ambulante itinerante. Per questo è stato presentato un ricorso amministrativo per chiederne la revoca in autotutela.

Il progetto: già acquisito il parere della Soprintendenza

Per dare seguito agli impegni presi, i titolari delle attività hanno incaricato l’architetto Giuseppe Klain di elaborare un progetto di riqualificazione del Largo. L’intervento, spiegano, è completamente a carico dei proprietari dell’area e ha già ottenuto il parere favorevole della Soprintendenza. Dopo il ponte dell’Immacolata, il progetto sarà presentato ufficialmente al Servizio Urbanistico e all’Edilizia Privata del Comune.

Nonostante ciò, gli esercenti lamentano che, a quasi due mesi dal sequestro e nonostante gli impegni assunti per riqualificare la zona, il Comune non ha ancora autorizzato la ripresa delle attività.

Il ruolo del sindaco Manfredi e la delusione degli operatori

Gli operatori ricordano inoltre che il 29 ottobre il sindaco Gaetano Manfredi aveva visitato Largo Maradona invitandoli ad accelerare le procedure e rassicurandoli sulla possibilità di proseguire con le attività commerciali. Tuttavia, sostengono che da allora nulla sia cambiato.

“A distanza di due mesi, nonostante i nostri impegni, l’Amministrazione Comunale non ha fatto nulla per consentirci di riprendere le attività”, dichiarano in una nota ufficiale i titolari de La Bodega de D10S.

La decisione: area chiusa dal ponte dell’Immacolata

Per protesta contro l’inerzia dell’amministrazione e la mancanza di risposte concrete, gli esercenti annunciano che dal ponte dell’Immacolata l’area non sarà più fruibile né ai cittadini né ai turisti, e resterà chiusa fino a quando non riceveranno garanzie ufficiali sulla riattivazione delle attività commerciali.

Una scelta destinata a creare forte impatto mediatico e turistico, considerando il ruolo iconico che il Largo e il murale di Maradona rivestono nella narrazione culturale e sportiva della città.

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