Era riuscito a scomparire per oltre un decennio, un fantasma per la Legge italiana che lo aveva ritenuto promotore di un’associazione a delinquere dedita all’evasione fiscale, alla frode e alle truffe. A farlo uscire fuori dal suo nascondiglio, consentendo ai militari di incastrarlo, l’entusiasmo per la vittoria dello scudetto da parte dei Napoli. Sembra quasi una barzelletta, ma non è così. Protagonista della vicenda è Vincenzo La Porta, 60enne di Napoli ritenuto vicino al clan Contini, parte del cartello criminale noto come Alleanza di Secondigliano.
Attraverso attività di controllo del web e dei social, oltre che di sorveglianza dei movimenti finanziari, i militari sono riusciti a identificare La Porta sull’isola greca di Corfù. L’ex latitante non era riuscito a contenersi ed era uscito a festeggiare: una foto lo ritrae con in testa un cappello sul balcone di un ristorante, con una sciarpa azzurra tra le mani. In collaborazione con gli agenti della polizia greca, i militari sono riusciti a rintracciarlo per poi bloccarlo in strada mentre era in sella al suo scooter. La Porta, ora, dovrà scontare 14 anni e 4 mesi di reclusione: per il momento, il 60enne resta in un carcere greco in attesa dell’estradizione.
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