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Legale ai domiciliari: droga e un telefono al colloquio in carcere

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Andava in carcere per parlare con il proprio assistito, ma lì gli consegnava droga e un telefono. Per questo motivo un avvocato del Foro di Napoli è finito agli arresti domiciliari, mentre per il detenuto è stata disposta un’ulteriore custodia cautelare.

Droga e un telefono in carcere, avvocato finisce ai domiciliari

I fatti sono avvenuti qualche giorno fa all’interno dell’istituto di Santa Maria Capua Vetere, nel casertano. Protagonista dello smercio di droga e telefoni, un avvocato del Foro di Napoli, il quale, con la scusa di incontrare un detenuto suo assistito per un colloquio in carcere, avrebbe introdotto nella casa circondariale droga e un telefono cellulare, con tanto di scheda sim e caricabatterie. Quattro i panetti di hashish rinvenuti dagli agenti della polizia penitenziaria durante la perquisizione personale effettuata sul professionista al suo ingresso.

Dopo la scoperta, avvenuta lo scorso 17 febbraio, sono seguiti diversi accertamenti investigativi coordinati dalla Procura, indagini che hanno portato alla rapida emissione di due misure cautelari. Per l’avvocato è stato infatti disposto l’arresto con detenzione ai domiciliari: per lui l’accusa è di detenzione ai fini di spaccio di hashish; con sé, infatti, aveva un totale di cento grammi di sostanza. Per il detenuto, invece, il GIP di Santa Maria Capua Vetere ha disposta la custodia cautelare in carcere.

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