di Michele Cafarelli
L’Italia è campione d’Europa. Prima quel goal a freddo, dopo appena due minuti, poi il pareggio nel secondo tempo. La lenta agonia dei tempi supplementari e infine i rigori dove Gigio Donnarumma mette tutti in riga e si afferma come miglior portiere al mondo, almeno per il momento, dando così ragione al suo procuratore Mino Raiola che vuole dodici milioni netti a stagione di stipendio per il suo assistito. E come dargli torto a questo punto. L’Italia è Campione d’Europa. Una competizione che sin da subito gli italiani hanno sentito propria. Le immagini di un gruppo compatto e coeso verso l’obiettivo finale si sono viste fin dalla prima partita.
E partita dopo partita quell’unione è diventata di cemento armato. Fino all’esplosione di gioia di ieri. Campioni d’Europa, Campioni d’Europa si grida in tv e a casa sul proprio divano, chi da solo, chi in compagnia . È un tripudio tricolore. Le immagini di Spinazzola in stampelle. Gli abbracci di Chiellini e Bonucci, il sorriso di Insigne. E quanto Napoli c’è in questa nazionale. A partire proprio da Lorenzo, per non parlare dell’attaccante di Torre Annunziata e il portiere di Castellamare di Stabia. Per ricordare che Jorginho a Napoli c’è stato eccome e quel Di Lorenzo, capace, anche se con qualche affanno, di arginare i migliori giocatori venuti dalle sue parti.
E Meret che ha guardato da piccolo come si vince un Europeo per ripetersi da protagonista quando sarà più grande. E le lacrime di Roberto Mancini e Gianluca Vialli a far capire a tutti cosa significano valori come l’Amicizia, quella pura con la A maiuscola. Una bella lezione per tutti. Se si è uniti, davvero, si vince, si trionfa su tutto e su tutti. Anche su un Wembley capace di accogliere, in tempi di Covid, 70 mila spettatori di cui, solo un dieci per cento col tricolore in mano. Ma alla fine ne sono stati molti di più a gioire sia in Inghilterra, dove gli inglesi l’Europa l’hanno ripudiata qualche anno fa votando la Brexit, e ora volevano riprenderla calcisticamente, che qui a casa nostra. Grazie azzurri. Siamo Campioni d’Europa.