In corsia, all’ospedale Pertini di Roma, una mamma sta allattando il suo piccolo nato 3 giorni prima. La stanchezza di quei giorni è tanta. La donna, una trentenne, si addormenta mentre il piccolo è attaccato al suo seno e lui muore soffocato. È successo nella notte tra il sette e l’otto gennaio scorsi.
Partita un’indagine interna e una della procura
Questa tragedia ha del clamoroso per dove è avvenuto, per l’orario, per come si è sviluppata. Sul fatto sono stati aperti due fascicoli, uno interno all’ospedale Pertini un altro dalla procura di Roma che vuole indagare per comprendere come sia stato possibile che un fatto così grave sia accaduto in un reparto affollato e pieno di medici e infermieri. La donna è sotto choc.
L’ipotesi di reato
Omicidio colposo contro ignoti, questa l’ipotesi di reato dell’inchiesta aperta dalla procura di Roma, non ci sono indagati insomma. E tuttavia la donna è qualificata come parte offesa. Sarebbe la vittima di un comportamento omissivo o comunque scorretto dal punto di vista professionale.
La ricostruzione dei fatti
La donna, secondo una ricostruzione fatta dai carabinieri in ospedale, avrebbe chiesto di potere restare in stanza qualche minuto in più con il suo piccolo. Questo nel tardo pomeriggio. Poi nessuno sarebbe andato a riprendere il neonato per portarlo nella sua stanza con gli altri bimbi. Così verso l’una di notte, una infermiera entrata in stanza per un controllo avrebbe visto la tragica scena dando l’allarme. Sono state praticate anche tecniche di rianimazione, ma tutto è stato vano.
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