Nel pomeriggio di ieri Roberto Mancini, allenatore della nazionale di calcio vincitrice degli ultimi europei, ha rassegnato le dimissioni. Entrato in carica il 14 maggio 2018, dopo il breve “regno” di Di Biagio, Mancini ha collezionato 61 panchine azzurre (39 vittorie, 13 pareggi e 9 sconfitte), con la vittoria di Euro 2020 e con due qualificazioni alle finali di Nations League.
Fulmine a ciel sereno
Recentemente Roberto Mancini era stato nominato anche responsabile della nazionale Under 21 e Under 20. Gli azzurri a settembre saranno impegnati in due gare per la qualificazione agli Europei che vedranno Donnarumma e compagni sfidare la Macedonia e l’Ucraina. La FIGC è già al lavoro per trovare il suo sostituto. Tra i nomi papabili quello dell’ex allenatore del Napoli Luciano Spalletti.
Le motivazioni
Secondo le prime indiscrezioni Roberto Mancini avrebbe lasciato il ruolo di Ct della nazionale perchè dopo l’ingresso di Gigi Buffon sarebbe stato imposto anche un ruolo a Leonardo Bonucci per chiudere la querelle con la Juventus. Questo avrebbe fatto infuriare Chicco Evani e l’allenatore. Roberto Mancini avrebbe anche ricevuto una mega offerta dall’Arabia Saudita che di certo rende meno amaro l’addio al nazionale di calcio. Evani era già uscito dallo staff azzurro, proprio per questo motivo, come anticipato a fine luglio da Il Giornale. In quel caso era la convocazione in squadra del difensore juventino ad aver destato malumori.
Un favore alla Juventus
In questo momento Leonardo Bonucci è fuori rosa nella Juventus. Allegri e Giuntoli hanno messo il difensore centrale nella condizione di trovarsi una nuova squadra. Non trovando acquirenti Gravina sarebbe entrato nella vicenda offrendo un posto di lavoro a Leo, scatenando però la rabbia del Ct.
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