Dietro la scelta del Commissario Tecnico della nazionale di calcio italiana Roberto Mancini di rassegnare le dimissioni ci sarebbero motivi personali, come detto dall’allenatore, ma di quelli legati all’ingaggio e non a questioni di famiglia. Un’offerta irrinunciabile messa sul piatto dalla federazione araba avrebbe convinto il tecnico campione d’Europa in carica a lasciare immediatamente l’Italia per iniziare a trattare con gli sceicchi.
Un’offerta da capogiro
Roberto Mancini che di certo non aveva un contratto da “pezzente” con l’Italia da circa 3 milioni all’anno, ha scelto l’Arabia per il suo futuro. Il denaro ha avuto senza dubbio la meglio sui sentimenti e la voglia di rivincita al mondiale di calcio. Per lui offerta ricchissima da circa 18 milioni annui. Da capire i tempi e se arriverà l’ok definitivo dell’allenatore, ma è forte la pressione dall’Arabia Saudita.
L’Arabia Saudita nuovo centro del mondo nel calcio entro il 2030
Dopo Ronaldo la lista di nomi importanti arrivati in Arabia Saudita si è allungata tantissimo rendendo il campionato saudita molto interessante. Dopo Benzema si sono uniti alla Saudi pro League Koulibaly, Milinkovic Savic, Manè, Kantè, Mahrez, Brozovic, Mendy e tanti altri ancora. Quella di acquistare in Europa fenomeni di ogni età, e non a fine carriera, è una tattica per rendere il loro campionato centro del mondo entro il 2030