Il Fondo Salva #Napoli potrebbe essere a rischio. A lanciare l’allarme è stato proprio il sindaco partenopeo, Gaetano Manfredi. “L’erogazione dei finanziamenti è subordinata alle firme e il termine indicato nella legge è il 30 marzo”. La sottoscrizione del patto doveva avvenire già a metà febbraio, ma è passato un mese da quella data e delle firme ancora nulla.

Ancora attesa la firma per il Salva Napoli

Il miliardo e trecento milioni destinati alle casse municipali garantirebbero al consiglio guidato da Manfredi l’approvazione del suo primo bilancio. “Il nostro documento è pronto per la firma già condiviso a livello tecnico con il Governo e con il Mef, manca la firma che si potrebbe fare separatamente”, ha commentato il Sindaco. La mancanza delle firme non costituisce solo un rallentamento sul piano tecnico, ma potrebbe causare un vero e proprio blocco dell’iniziativa.

Situazione complessa

“Grazie alla norma nazionale sui Comuni delle grandi Città metropolitane in difficoltà”, ha spiegato Manfredi, “siamo riusciti a definire con il Governo un piano di rientro del debito importante che firmeremo nei prossimi giorni con il presidente Draghi. Noi siamo in contatto continuo con Palazzo Chigi e siamo fiduciosi che nel giro di qualche giorno si firmerà, ma magari a scaglioni”. La situazione in cui versa l’ente comunale, però, è decisamente complessa, e il primo cittadino non manca di ricordarlo. “Abbiamo avviato una serie di iniziative per la città a partire dal decoro urbano, un piano di sviluppi di investimento soprattutto sui trasporti e sulla rigenerazione urbana utilizzando le risorse del PNRR”, ha sottolineato Manfredi: un lavoro molto intenso, reso possibile proprio dalla prospettiva dell’arrivo a Napoli dei fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza. Una mancata firma del patto, in sostanza, potrebbe rivelarsi catastrofica per il capoluogo campano.

Potrebbe interessarti anche: Portano pistole in classe per fare selfie, Carabinieri a scuola (sicomunicazione.it)