Ha scritto una lettera a Papa Leone XIV, Alessio Tucci, il giovane reo confesso del femminicidio di Martina Carbonaro, la giovanissima di Afragola che l’aveva lasciato. Chiede scusa, cerca perdono, si dice pentito. Passa pochissimo dalla diffusione della notizia che arriva la replica della madre di Martina, Fiorenza. “Un mostro ha ucciso la mia unica figlia. Nessun perdono, voglio giustizia. Fine pena mai”, commenta la donna. La replica della madre a cui il 19enne ha strappato via la figlia è arrivata carica di rabbia e dolore sui social.
E proprio in rete si moltiplicano i messaggi che la supportano. “Che vuoi perdonare a uno che ha ucciso una ragazzina di 14 anni?“, scrive un’utente. “Troppo facile la vita per gli assassini. Ci vogliono misure e condanne forti, sennò non se ne viene fuori”. “Credo sia strumentalizzato dagli avvocati”, replica un’altra, riferendosi alla lettera scritta da Tucci al Santo Padre. “Non credo proprio che questo individuo pensi al Papa. Troppo facile piangere, ora: per questi elementi, giovani o meno, non ci dovrebbe essere pietà”.
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