Mancano pochi giorni al primo maggio, giorno in cui le misure di restrizione messe in atto a livello nazionale per l’emergenza coronavirus si allenteranno ulteriormente. La convivenza pacifica, per così dire, si fa sempre più vicina, anche se l’uso della mascherina al chiuso potrebbe protrarsi per qualche altra settimana. Il governo non dovrebbe metterci molto a esprimersi, calendario alla mano, e la possibilità di una proroga dell’uso delle mascherine al chiuso sul posto di lavoro e in luoghi come mezzi di trasporto, ospedali, cinema e teatri non pare tanto inverosimile.
Il parere dell’eseperto
“Secondo la mia personale opinione, nelle prossime 2-3 settimane le mascherine dovrebbero essere tenute al chiuso anche negli ambienti di lavoro”, ha dichiarato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. A cambiare quasi sicuramente saranno, invece, le regole riguardanti l’uso della certificazione verde. Dal 1° maggio, infatti, non sarà più necessario il green pass per accedere a mense, spettacoli al chiuso di cinema e teatri, agli eventi sportivi, ai centri benessere, a corsi, convegni e congressi, ai corsi di formazione, alle aule universitarie, alle feste al chiuso, alle discoteche e sui mezzi di trasporto.
Le questioni ancora aperte
Resta ancora da sciogliere il nodo sull’obbligo del green pass per accedere in ospedali e strutture sanitarie, che potrebbe essere prorogato anche oltre il 30 aprile, ma sono in corso anche discussioni sul fronte dell’uso delle mascherine al chiuso. La proroga dell’uso dei presidi sanitari all’interno delle discoteche potrebbe andare avanti fino a fine maggio, ma, ha commentato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, “pensare all’obbligo delle mascherine all’interno delle discoteche è irreale e utopistico”. Fanno da contraltare le parole dell’epidemiologo e docente dell’Università del Salento, Pier Luigi Lopalco, che ha sottolineato come abbandonare l’uso delle mascherine al chiuso già da maggio non sia una buona idea. “La circolazione virale resterà probabilmente su livelli elevati per la maggior parte del mese. Sarebbe più prudente spostare questa decisione in avanti, a giugno”.
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