Prima con i reclusi del carcere minorile di Nisida, poi tra i bambini dell’ospedale Pausilipon, e, infine, insieme agli studenti dell’istituto professionale “Rossini” di via Terracina, nel quartiere di Fuorigrotta. Tre gli appuntamenti che quest’anno hanno visto protagonista a Napoli l Presidente della Repubblica Segio Mattarella per l’inaugurazione dell’anno scolastico 2025/2026.
“La nostra costituzione stabilisce che la scuola è aperta a tutti: è l’affermazione di un diritto” come è un dovere quello di “integrare tutti”, “sconfiggendo l’abbandono”. In strada poco distante, alle porte del quartiere Fuorigrotta blindato dalle forze dell’ordine, manifestano pacificamente gli studenti e gli attivisti per la Palestina. In tante altre città italiane decine di migliaia di giovani erano nelle piazze per chiedere la fine della carneficina a Gaza.
Il presidente e il ministro a Nisida con Jovanotti
Poco prima Mattarella e Valditara avevano visitato l’ospedale pediatrico Santobono per un toccante incontro con alcuni bimbi ricoverati. Circondato dai disegni dei piccoli pazienti, il presidente si è sottoposto alle loro domande. L’incontro viene condotto da Lillo e c’è spazio anche per parlare di “come rendere divertenti materie come la matematica – ricorda Valditara – in una scuola che deve pensare anche al tempo libero con sport e teatro”. C’è tempo anche per la musica e qualche siparietto divertente con Jovanotti a Nisida.
Dopo una canzone prodotta dai ragazzi dell’istituto il presidente ha sorpreso tutti: “Il rap è nato circa 50 anni fa. Espressione di protesta. E la protesta orienta il futuro”, ha assicurato spiegando che “la musica è libertà e consente di superare gli ostacoli, di andare col pensiero dappertutto, al di là dei limiti”. Jovanotti ha approfittato della situazione – e dell’ospite illustre – per prendere posizione: “Mi unisco alle piazze che chiedono lo stop alle morti a Gaza”. Il presidente accanto, applaude e ringrazia Lorenzo Cherubini: “Un grazie gigantesco a Jovanotti”.
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