“Nel rispetto della data preannunciata, a partire da oggi lunedì 15 settembre 2025, terminati i lavori estivi nei tempi previsti, il servizio di Metro Linea 1 riprende in maniera regolare da Piscinola a Centro Direzionale fermando in tutte le stazioni in entrambe le direzioni”. Con queste parole, stamane, l’Azienda Napoletana Trasporti ha ufficializzato il termine dei lavori sulla linea che avevano tagliato fuori le ultime tre fermate – Piscinola, Frullone e Chiaiano – all’inizio dell’estate. Alle parole dell’ANM, però, si oppongono quelle del Comitato Metropolitano TPL Napoli Nord, che alla lente positiva dell’Azienda contrappone quella critica di residenti, pendolari e utenti del servizio di trasporto pubblico.
“Visto il gradimento da parte dell’utenza del servizio bus sostituito registrato nel periodo estivo, fino a fine mese, resterà attiva la navetta di collegamento veloce tra le stazioni di Piscinola, Frullone, Chiaiano, Policlinico e Colli Aminei”. Questa la conclusione del messaggio lanciato dall’ANM a ridosso della riapertura dell’intera tratta del metrò. La giornata però, già iniziata con il piede sbagliato, vista la parziale limitazione di transito dei mezzi fino a Dante (tagliando quindi fuori le principali fermate universitarie del centro, la Stazione Centrale e il Centro Direzionale), ha preso una svolta ancora più dolceamara con la nota critica diffusa dal Comitato Metropolitano.
La lunga nota del Comitato Metropolitano TPL Napoli Nord
“Per tre mesi i cittadini si sono arrangiati nel raggiungere Napoli: mentre il servizio navetta si apprestava a funzionare con una certa cadenza, a venire meno sono state tutte le linee che portavano alla provincia, e che erano proprio quelle che portano ogni giorno centinaia di pendolari a prendere la metro. Una magra consolazione quindi, con un sistema funzionante solo a metà, costellato di disagi e inefficienze”. Così inizia la lunga nota diffusa dal Comitato all’alba della riapertura delle tre stazioni della Metro Linea 1.
“I lavori erano necessari e nessuno mette in discussione la sicurezza dei cittadini. Ma sappiamo già che tra un anno dovremo ricominciare da capo, perché gli interventi hanno interessato solo un binario: l’altro attende ancora manutenzione. Quello che non è accettabile è l’isolamento a cui è stata condannata l’intera area Nord di Napoli: da Scampia al Frullone, da Mugnano a Qualiano, passando per Giugliano, Calvizzano, Villaricca e tutti i comuni limitrofi. Parliamo di oltre un milione di pendolari, lavoratori e studenti che in questi mesi non hanno avuto ferie prolungate ma hanno continuato a subire difficoltà quotidiane”.
“Si è persino “festeggiato” il successo delle navette sostitutive”, incalza il Comitato, “misurandolo sul numero ridotto di utenti che le hanno utilizzate. Ma si dimenticano i giorni di caos, con mezzi insufficienti e la metropolitana sovraffollata nelle poche fasce orarie coperte dai treni. Col tempo i disagi sono diminuiti non per efficienza del servizio, ma per la rinuncia dei cittadini a usare i trasporti pubblici per spostarsi verso il centro. Non è un’opinione, è un dato di fatto.
Non servono le celebrazioni di facciata, serve programmazione seria e soprattutto serve attenzione sul tema.Non è tollerabile che, terminato questo disagio, si ignori che avverrà nuovamente l’anno prossimo e se ne parli direttamente la prossima estate, con le istituzioni locali che cadono di nuovo tutte dal pero e soprattutto con soluzioni che, come quest’anno, saranno sufficienti a metà.
Lo abbiamo già chiesto a Luglio, in una Commissione Mobilità disertata da quasi la totalità dei sindaci locali, e lo richiediamo ancora: che si apra un Tavolo Permanente sui Trasporti nell’Area Nord-Giuglianese, che coinvolga Istituzioni Locali, ANM, EAV, BusItalia e Comitati cittadini, per garantire soluzioni credibili per il Trasporto Pubblico Locale. Non si può pensare a un servizio più efficiente solo in caso di emergenza, deve essere tale sempre. Per cambiare rotta, le istituzioni dovranno fare scelte coraggiose. Avranno il coraggio di farle?”
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