A distanza di poco più di 48 ore dalla morte del bambino di 8 anni nel comune di Sant’Antonio Abate, avvenuta nell’auditorium dell’istituto Antonio De Curtis, la Procura di Torre Annunziata apre ora un’inchiesta per omicidio colposo. Il corpo di Giovanni, così si chiama il bimbo di 8 anni, dovrà subire un’autopsia, atta a comprendere le ragioni del malore che ha portato il suo cuore a fermarsi. Come raccontato da maestri e maestre della sua scuola Giovanni era un bambino energico e da come è stato verificato non risultava avere patologie pregresse, almeno in apparenza.
Defibrillatore non utilizzato: le polemiche
In vista dei risultati dell’autopsia sul corpo senza di vita del bambino in queste ore continuano le polemiche, scoppiate fin dall’immediata diffusione della notizia, legate al defibrillatore dell’Istituto De Curtis di Sant’Antonio Abate, fuori uso o comunque non messo in funzione al momento del fulminante malore del piccolo Giovanni. Una polemica che sta andando avanti soprattutto su Facebook, attraverso i post di tanti cittadini e non sarà semplice smorzarla.
Il post del sindaco: “C’è senso di impotenza e tanto dolore”
In un lungo post il sindaco di Sant’Antonio Abate Ilaria Abagnale esprime il suo cordoglio. Il sindaco racconta i terribili momenti del malore e il successivo trasporto in ospedale del bambino di 8 anni deceduto, facendo riferimento al figlio, compagno di classe proprio di Giovanni. Ecco le sue parole: “Esprimo il mio più profondo cordoglio per la tragica scomparsa del piccolo Giovanni, un bambino di soli 8 anni, che ha perso la vita per un arresto cardiaco mentre partecipava innocentemente ad una lezione di scuola. Conoscevo Giovanni, un bambino solare e pieno di vita, frequentava la stessa classe di mio figlio. Non ci sono parole giuste che possano esprimere la devastante tristezza che avvolge tutti in questo momento”.
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