Il by-night di Napoli registra ulteriori episodi allarmanti, relativi in primo luogo ad aggressioni, ma anche legati all’abuso di sostanze a cui, per i giovani, è troppo facile accedere.
Tre aggressioni all’arma bianca
Per quanto riguarda la situazione della movida violenta, nei giorni scorsi c’è stata una vera e propria escalation di episodi di sangue, registrati in tre diverse aree del napoletano. A Ponticelli, un 13enne è stato ferito alla gamba da una coltellata. Ad accompagnarlo alla Clinica Villa Betania, dov’è stato curato, ci hanno pensato gli stessi genitori. Per lui, sette giorni di prognosi.
In centro storico, invece, un 14enne sarebbe stato prima accerchiato e poi accoltellato da alcuni coetanei: le motivazioni del gesto, ancora ignote. Trascinato dal branco fino a via Salvator Rosa, l’adolescente si è salvato solo grazie all’intervento di suo padre. Medicato, le sue ferite sono state giudicate guaribili in quindici giorni.
Terzo e ultimo accoltellamento dello scorso weekend al Vomero, in via Girolamo Santacroce. All’interno del parco Raffaele Viviani, un 13nne è rimasto ferito da un’arma da taglio verosimilmente impugnata da un suo coetaneo. Il ragazzino è stato accompagnato all’ospedale Pellegrini intorno alle 23:30, dov’è stato medicato dai sanitari. Sui fatti indagano i Carabinieri, che hanno raggiunto la vittima in ospedale, dove hanno acquisito il suo racconto dei fatti.
Spari a Chiaia
A essere saltato subito all’attenzione dei media è stato l’episodio degli spari avvenuti in via Cuoco, nel quartiere di Chiaia. Stando alle testimonianze di alcuni presenti, dei membri di una babygang avrebbero aperto il fuoco in strada, nel bel mezzo della folla che anima la movida notturna di quell’area della città. Panico, terrore ma, per fortuna, nessun ferito. In ogni caso, diversi genitori estremamente allarmati hanno riferito che non è la prima vota che accadono episodi simili. La richiesta alle istituzioni è, quindi, quella di aumentare i controlli in zona perché, se stavolta non sono state registrate vittime, la prossima potrebbe avere un esito diverso.
Giovani esanimi collassati in strada
A ricordare la pericolosità e le conseguenze dell’abuso di alcol nelle notti di movida partenopea è stato ancora una volta il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che, nelle scorse ore, ha diffuso un filmato di alcune telecamere di videosorveglianza dell’area dei Quartieri Spagnoli che mostrano una giovane priva di sensi accasciata a terra in strada e soccorsa da un suo coetaneo.
“Lo scorso week-end è avvenuto il consueto spettacolo degradante con molti giovani che si sono sentiti male per l’abuso di alcolici, svenuti per terra, sdraiati sul loro stesso vomito“, si legge nel post condiviso da Borrelli. “La situazione è invivibile da anni e noi cittadini siamo stanchi. Solo qui è permesso tutto ciò e in particolar modo ai Quartieri Spagnoli, diventati una discoteca a cielo aperto senza limiti di orario. Le istituzioni sono assenti e permettono tutto ciò anche dopo denunce e segnalazioni. Siamo stanchi, vorremo andar via, a malincuore, ma le nostre case hanno subito un deprezzamento a causa di questa situazione“.
Il commento del deputato è duro e netto: vanno bene i tentativi di riqualifica del territorio, gli incentivi alla rinascita, la creazione di nuovi elementi che attraggano i turisti, dice Borrelli, va bene tutto “ma serve regolamentazione! Senza regole e controlli prima o poi si arriverà al collasso, accadrà qualcosa di molto grave e anche gli esercenti e di i gestori dei bar dovranno fare i conti con una dura realtà. Regole vorrebbe dire vantaggi per tutti: residenti, esercenti e i giovani stessi. Chi non le vuole che allora trascorra le serate a casa propria”.
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