A questo punto, dicono i tifosi azzurri, meglio la sconfitta e l’esonero del tecnico che un pareggio e un cammino ancora con Garcia in panchina. La sfida casalinga contro l’Empoli è stata forse l’ultima dell’allenatore francese alla guida degli azzurri. Aurelio De Laurentiis ha lasciato il Maradona contrariato e con le idee ben chiare. Occorre solo attendere il cinguettio che annuncia la separazione.

Primo tempo

Garcia prova a mischiare le carte schierando con un 4.2.4 gli azzurri dal primo minuto modificando quelli che erano gli equilibri di Spallettiana memoria. In campo Elmas e Simeone a comporre la linea offensiva con Politano e Raspadori. Torna al modulo classico in fase difensiva con Raspadori che da una mano ai colleghi del centrocampo. Per 10 minuti la partita è davvero ferma, priva di emozioni. Ci pensa Politano a svegliarla con un tiro da fuori ben parato da Berisha. L’Empoli non disdegna di offendere e nelle sue incursioni spaventa Gollini due volte con Cancellieri e Ranocchia. Il Napoli gioisce per un gol di Simeone annullato per fuorigioco. Il portiere Gollini si supera al 35esimo con un ottimo intervento su Cambiaghi. Il primo tempo finisce tra i fischi del Maradona

Secondo tempo

L’empoli esce dagli spogliatoi rinvigorito per il buon primo tempo e inizia subito ad aggredire gli azzurri. Garcia ammette gli errori nella formazione iniziale mandando in campo i due esclusi Kvara e Zielinski per Elmas e Simeone. La musica cambia perchè il georgiano emoziona lo stadio con i suoi movimenti ma non il risultato. Al 26esimo chiama fuori Politano per Lindstrøm e Anguissa per Cajuste. Il primo vero pericolo del secondo tempo arriva dal piede del neoentrato danese che mette la palla in porta, bene Berisha. Quando lo stadio inizia a svuotarsi, e i fischi piovono sul manto erboso copiosi come la pioggia, arriva il gol di Kovalenko che consegna la vittoria all’Empoli. Incredibile al Maradona. I fischi si tramutano in applausi liberatori. Questo gol velocizza la pratica d’addio del tecnico francese.

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