Cerca
Chiudi questo box di ricerca.

Napoli, il cantiere della strage mai controllato: perizia sul cestello

Nuovi e allarmanti particolari emergono in merito alla fatale disgrazia sul lavoro che, venerdì scorso a Napoli, ha strappato alla vita Vincenzo Del Grosso, Ciro Pierro e Luigi Romano.

Le indagini vanno avanti

Le indagini, coordinate dalla Pubblica Ministero Stella Castaldo e dal procuratore aggiunto Antonio Ricci, si concentrano principalmente su Vincenzo Pietroluongo, titolare della ditta individuale per la quale le vittime erano impiegate. Tuttavia, la Procura sta estendendo il suo raggio d’azione: sotto esame sono anche Carlo Napolitano, proprietario della ditta fornitrice del montacarichi utilizzato dagli operai, il coordinatore per la sicurezza del cantiere e l’amministratore del condominio.

Pietroluongo era già stato condannato

Pietroluongo era già stato condannato in primo grado a sei mesi nel 2022 per lesioni personali colpose. La condanna era scaturita da un grave incidente sul lavoro avvenuto nel 2015 in via Iannelli, che aveva coinvolto Giuseppe Iaquinangelo, ex operaio della stessa ditta. A seguito di quell’incidente, Iaquinangelo è oggi costretto su una sedia a rotelle e affetto da problemi neurologici. In appello il reato è poi caduto in prescrizione. Il cestello, al bordo del quale si trovavano i tre operai era stato noleggiato a “freddo”, così come si dice nel gergo dell’edilizia

Le parole del legale della ditta che ha fornito il cestello

A renderlo noto è l’avvocato Giovanni Fusco, legale della ditta che ha messo a disposizione l’impianto alla società edile impegnata nei lavori. Una forma di noleggio che prevede che il cliente riceva solo l’attrezzatura o la macchina, senza il personale specializzato per utilizzarla. Inoltre non era previsto che l’azienda noleggiatrice si occupasse del montaggio della struttura. Il cestello in queste ore è oggetto di perizia, e si punta a capire se le assi verticali siano state montate in modo corretto. La parte alta della colonna del montacarichi, infatti, si è piegata fino a poggiarsi sulla ringhiera di un balcone, facendo scivolare nel vuoto i rotoli e anche gli operai. La Procura di Napoli affida in queste ore gli incarichi ai consulenti tecnici e medici per l’effettuazione delle autopsie.

Segui SiComunicazione su Google News

https://www.sicomunicazione.it/napoli-il-cantiere-della-strage-mai-controllato-perizia-sul-cestello/

In evidenza

CRONACA

POLITICA