Napoli e Milan si concedono un punto e un tempo a testa. Gli azzurri double face, rinascono nella ripresa e riacciuffano il pareggio. Poi all’ultimo secondo quasi trovano la vittoria con un tiro di Kvara respinto da un faraonico Magnain.
La cronaca del match
Il Milan parte con il piglio giusto
Il Milan parte subito con il piglio giusto e sfiora il gol al secondo minuto con un destro di Pulisic. Sono i rossoneri infatti a passare in vantaggio al minuto 22. Cross dalla destra e zuccata di Giroud che da pochi passi al centro dell’area di rigore buca Alex Meret. Prima Politano e poi Mario Rui provano a trovare la rete del pareggio ma a raddoppiare è il team di Pioli.
Il Napoli accusa il colpo
Ancora un cross dalla destra, zona del campo sofferta dagli azzurri ed ancora Giroud di testa sigla la doppietta. Niente da fare per Meret. Il Napoli accusa il colpo e rischia anche il pesante passivo di tre reti a zero con un tiro di Reijnders ben servito da Leao in aria di rigore: la sfera finisce sopra la traversa ma resta il brivido di tutto il Maradona. Dentro Simeone, Ostigard ed Olivera, fuori Mario Rui, Rrahmani ed Elmas. Per i rossoneri fuori Pulisic dentro Luka Romero.
La rimonta degli azzurri
Dopo pochi minuti nella ripresa inizia la rimonta azzurra dopo i cambi del tecnico francese. Al quarto minuto della ripresa ci pensa Politano servito benissimo da Di Lorenzo. Si defila in modo perfetto e sgancia un siluto che finisce dritto in porta. Spinto dall’entusiasmo e dai decibel alle stelle del Maradona il Napoli agguanta il 2 a 2 grazie ad una punizione da almanacco del calcio di Raspadori calciata al 18esimo. I tifosi ci credono ma è doccia fredda a pochi minuti dalla fine. Natan rimedia il secondo cartellino giallo dopo aver travolto Romero. Il Milan vuole i tre punti e con Calabria ci va vicinissimo. Sulla destra in aria di rigore colpisce di testa colpendo l’esterno della rete.
Kvara sfiora l’impresa storica
L’ultima azione del match è targata Napoli. Kvaratskelia riesce a calciare in porta in modo potente ma Maignan sbarra la porta e respinge al mittente le speranze di quella che per gli azzurri sarebbe stata una rimonta clamorosa.
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