La città di Napoli è all’ultimo posto su 36 grandi città europee nella classifica per mobilità urbana. Gli incidenti aumentano, le piste ciclabili sono inesistenti e i trasporti imprevedibili. I cittadini scendono in piazza per protestare.
Le piste ciclabili fantasma
In occasione della settimana Europea della Mobilità si riflette sui possibili interventi per un cambiamento sostenibile. Napoli è all’ultimo posto della classifica in mobilità urbana. Gli interventi promessi sulle piste ciclabili sono stati minimi o in alcuni casi inesistenti. La ciclabile finanziata al Corso Umberto è stata, ad esempio, realizzata dove gli automobilisti erano soliti parcheggiare. Oggi, questa è considerata ancora un luogo dove sostare senza problemi.
Aumentano gli incidenti stradali
La mobilità sostenibile dovrebbe assicurare una maggiore sicurezza in strada, che oggi non sempre si riscontra. Negli ultimi mesi, infatti, molti sono stati gli incidenti stradali gravi che sono costati la vita a vittime innocenti. Il piccolo Christian, ad esempio, di soli 3 anni investito a Cavalleggeri sul marciapiede, o ancora la giovane Elvira travolta sul lungomare Caracciolo. Due esempi che mostrano la necessità di un intervento per il controllo della velocità e il rispetto delle norme stradali.
Appuntamento per una mobilità insostenibile
Il trasporto pubblico continua a risentire di continui disservizi e chiusure improvvise come ad esempio quello che ha coinvolto la fermata Università della linea 1 della metropolitana di Napoli.
In vista di tutto ciò, i cittadini hanno scelto di scendere in strada in bici per protestare contro una mobilità insostenibile. L’appuntamento è fissato sabato 17 settembre, in piazza Municipio alle ore 10:00.
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