L’ordinanza comunale emanata per la sicurezza aveva subito suscitato dei dubbi nella cittadinanza. La giornata del 24, primo dei due giorni interessati dal decreto del sindaco Manfredi, ha dato prova della tenuta della regola.
Letture discordanti dei fatti
Secondo palazzo San Giacomo, l’impianto predisposto ha retto l’onda d’urto della folla, mentre i residenti delle aree della movida hanno rilevato la solita “deregulation”: qualcuno avrebbe anche definito lo scorso 24 dicembre “il peggiore di sempre”. A Chiaia, le forze dell’ordine hanno cinto la zona dei baretti, riuscendo però a fatica a controllare l’onda anomala di persone in festa. Come mostrano le immagini condivise sul web dal Comitato Chiaia Viva e Vivibile, infatti, la fiumana di gente è stata costante da mattina a sera inoltrata.
Delirio in strada dal primo pomeriggio in avanti, con centinaia e centinaia di persone ammassate lungo le stradine del quartiere napoletano. Tra piazzetta Rodinò, via Cavallerizza e via Bisignano, come testimoniato dalle riprese dei cittadini della zona, è stato impossibile anche tentare di spostarsi a piedi normalmente: una situazione di caos che polizia, vigili urbani, guardia di finanza e carabinieri non hanno fisicamente potuto arginare.
Le prospettive per il 31
Cittadini ed esercenti, dopo l’esperienza delle regole del 24, guardano al 31 con un misto di scetticismo e apparente noncuranza. Dal Comune non sembrerebbero essere previste modifiche all’ordinanza, che quindi tornerà in vigore l’ultimo dell’anno con le stesse modalità dello scorso sabato. “Il 31 dicembre si ripropone lo stesso scenario. Devono esserci le forze dell’ordine che impediscano tali assembramenti, non è possibile che si verifichino questi episodi: se qualcuno cade o si sente male come lo si soccorre?“, fa riflettere una residente sui social. L’auspicio, per l’ultima giornata di festeggiamenti del 2022, è che il desiderio di unirsi alle celebrazioni non si trasformi in altro.
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