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Niente funerali pubblici per Nicola Mirti, ucciso a 18 anni: tensione davanti la Questura

Niente funerali pubblici per Nicola Mirti, accoltellato a Varcaturo, in un bar di uno stabilimento balneare del litorale domitio lo scorso 8 giugno e deceduto a causa delle gravi ferite riportate. La decisione, presa dal questore Maurizio Agricola, ha provocato malcontento in parenti, amici conoscenti del giovane Mirti.

Nella serata di ieri un gruppo di circa 40 persone si è ritrovato davanti alla Questura. Un presidio per manifestare dissenso rispetto al diniego delle esequie pubbliche, che sarebbero anche già state programmate nella chiesa di San Giovanni Battista a Marianella, nell’area nord di Napoli.

Pronti erano anche i manifesti per informare i residenti, ma poi sarebbe arrivato il divieto di funerali pubblici da parte della Questura di Napoli. Momenti di tensione all’esterno della Questura partenopea, con gli agenti in assetto antisommossa che hanno evitato che il gruppo di manifestanti si avvicinasse ai varchi d’ingresso. Come evidenziato dalle immagini non è mancato anche qualche secondo di contatto tra gli agenti e qualche giovanissimo partecipante al presidio.

Vanno avanti le indagini

In prima linea anche la madre di Nicola Mirti, Luisa Caso, che continua a chiedere giustizia. Intanto continuano le indagini. Legate soprattutto alle frequentazioni di Mirti. Salvatore Sannino, che lo avrebbe accoltellato, avrebbe litigato con lui nel mese di settembre. Sannino risulta incensurato. Allo stesso modo, era incensurato anche Mirti, ma nel suo passato c’è un arresto risalente a un paio di mesi fa, per questioni di droga, non sfociato in sentenza. Per i momenti di tensione registrati nel corso della serata di ieri a Napoli, il questore non ha rilasciato commenti alla stampa.

https://www.sicomunicazione.it/niente-funerali-pubblici-per-nicola-mirti-ucciso-a-18-anni-tensione-davanti-la-questura/

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