“Non lasciateci soli“: è stato questo l’appello fatto dalle mamme degli alunni della Scuola Media ‘Marino Guarano’ di Melito. Poche, semplici parole che lasciano trasparire un disagio profondo e radicato.
L’omicidio del professor Toscano
All’interno del perimetro della scuola, lo scorso mercoledì, era stato ucciso a coltellate un insegnante del posto, Marcello Toscano. Nei giorni scorsi, per il suo omicidio, è stato fermato un collaboratore scolastico, Giuseppe porcelli, gravemente indiziato del gesto estremo.
Con l’arresto dell’uomo, convalidato dal GIP, la situazione si sarebbe dovuta risolvere, ma la violenza disumana che ha segnato il territorio non sembra voler abbandonare chi all’istituto scolastico è legato.
I trascorsi dell’istituto scolastico
Nel corso di una manifestazione organizzata dalle famiglie degli studenti iscritti al ‘Marino Guarano’, le madri degli studenti e delle studentesse si sono riunite e hanno dato voce alle loro paure e ai propri timori. Solo in primavera, un ragazzo era stato accoltellato da un compagno di classe e una ragazzina era finita vittima dei soprusi di alcune compagne. Poi, ora, la violenza definitiva, un omicidio avvenuto tra colleghi.
L’appello lanciato dalle madri è affinché loro, assieme ai loro figli e alle loro figlie, non siano lasciate sole. C’è bisogno di più telecamere, ma anche di più controlli e, in generale, di maggiore sicurezza. “La scuola funziona bene, il problema – la sfortuna, forse – è che siamo in un territorio di confine che abbraccia una platea scolastica non felice e che è in un territorio non controllato”, sono state le parole di una delle madri in strada, questa mattina.
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