Boscotrecase. Si è costituito l’uomo che ieri pomeriggio ha fatto fuoco, su Gaetano Ariosto, napoletano che avrebbe compiuto 49 anni il prossimo mese di novembre. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato ammazzato con un colpo di arma da fuoco in via Rio a Boscotrecase.
Gaetano Ariosto è stato ucciso con un solo colpo alla testa ma sembra non esserci dietro la mano della camorra che in questi giorni ha ripreso la sua guerra nel territorio partenopeo.
L’uomo ha confessato
Per questo delitto un uomo di quarantatre anni si è presentato in caserma e ha confessato di avere aperto il fuoco una volta durante l’ennesima lite per questioni economiche con la vittima. Il delitto è avvenuto all’interno di un locale commerciale affacciato su strada, in via Rio, non troppo distante dal Municipio del paese alle falde del Vesuvio. Le immagini della fuga del presunto assassino sono state riprese da una serie di telecamere dislocate fuori al locale e nei pressi di altri negozi.
Le immagini riprese a Boscotrecase
Le indagini vanno comunque avanti malgrado la confessione dell’uomo. Gli investigatori stanno tentando di comprendere, infatti, il perché il 43enne fosse andato all’incontro armato. Ariosto era il fratello di Pasquale, uomo condannato in primo grado per l’omicidio dello zainetto, quello di San Giovanni a Teduccio fuori alla scuola elementare.
Poche ore prima a Casoria
C’è sicuramente la camorra, invece, dietro l’omicidio di Vincenzo Cerqua, considerato un astro nascente dello spaccio a Casoria. Secondo gli investigatori aveva chiesto rifornimenti di droga ai Mazzarella e non al suo vecchio fornitore legato agli scissionisti. Da questo la terribile risposta della camorra l’altra sera in via Pelella. Cerqua, ucciso mentre era in auto, è stato attirato in una trappola e freddato.
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