Si segue la pista del delitto passionale per l’omicidio di Raffaele Balsamo, il 38enne di Afragola che, lo scorso 1 giugno, poco prima della mezzanotte, è stato ferito a morte sull’uscio della sua abitazione. I militari dell’Arma dei Carabinieri avrebbero ricostruito la dinamica dell’omicidio.
La ricostruzione
Due proiettili, secondo le ricostruzioni, avrebbero raggiunto e colpito Balsamo, che scontava in casa gli arresti domiciliari per rapina. Un primo colpo l’avrebbe ferito all’avambraccio, presumibilmente alzato di scatto per difendersi nel corso dell’aggressione; il secondo e ultimo proiettile, invece, avrebbe colpito il 38enne sotto l’ascella, causandogli la rottura dell’arteria polmonare e, di lì a poco, la morte per dissanguamento. Le indagini non avrebbero portato alla scoperta di legami con i clan della camorra, rendendo più verosimile l’ipotesi del delitto passionale. Appare anche plausibile la possibilità che Balsamo conoscesse il suo assassino: l’uomo ignaro, infatti, avrebbe aperto la porta. Ad avvalorare questa tesi, la presenza in casa della compagna di Balsamo, attualmente unica testimone degli eventi, che avrebbe prestato soccorso all’uomo e, successivamente, allertato le forze dell’ordine.
Ennesimo episodio
Nel caso in cui venisse confermata l’ipotesi del delitto per motivi passionali, questa di Afragola sarebbe l’ennesima scena di violenza efferata avvenuta nel napoletano nell’arco di pochissimo tempo, in aggiunta all’episodio di sfregio con l’acido di #Napoli che ha portato, nella notte tra domenica e lunedì, all’aggressione di due sorelle poco più che ventenni con la sostanza caustica da parte di una zia loro coetanea.
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