A svelare i dettagli della parziale confessione di Stefania Russolillo, la presunta responsabile della morte violenta di Rosa Gigante avvenuta ieri pomeriggio, il primo dirigente della Squadra Mobile della Polizia di Napoli, Alfredo Fabbrocini.
Le parole della sospettata sulla morte di Rosa Gigante
Ieri pomeriggio il fatto di sangue in via Vicinale Sant’Aniello, nel quartiere Pianura di Napoli. La scoperta del corpo senza vita di Rosa Gigante, anziana madre del noto salumiere-influencer Donato “con mollica o senza” De Caprio, dopo che, apparentemente, la donna avrebbe avuto una lite con una vicina di casa. Immediato l’arrivo delle forze dell’ordine sul posto e, dopo poco, l’individuazione di una prima sospettata, portata in Questura per l’interrogatorio. Stefania Russolillo, agli agenti, avrebbe fin da subito proposto spiegazioni vaghe e confuse di quanto accaduto in casa dell’anziana vicina, spiegando il loro rapporto complesso con frasi spiazzanti. “Mi spiava, era una iena“, avrebbe dichiarato, raccontando poi dei furti di posta che avrebbe subito da parte della 73enne. “La odiavo“, avrebbe quindi concluso. Nelle sette lunghe ore di interrogatorio, però, a un certo punto la donna si sarebbe tradita e avrebbe rilasciato una parziale confessione.
I dettagli forniti dal primo dirigente Fabbrocini
Si è tenuta poco fa in Questura, a Napoli, una conferenza stampa sul caso, incontro nel corso del quale il primo dirigente della Squadra Mobile della Polizia di Napoli, Alfredo Fabbrocini, ha fatto il punto della situazione. “Siamo stati avvisati dal marito dell’indagata“, ha raccontato Fabbrocini alla stampa. “Per quanto riguarda l’indagata, ha fatto solo parziali ammissioni su quanto: l’individuazione delle sue responsabilità, che sono ancora in fase pre-cautelare, sono arrivate grazie alle testimonianze di persone presenti nello stabile in quel momento”. Poi, però, la specifica: “Se l’abbiamo fermata, nutriamo ragionevoli sospetti che sia stata lei“. Il dirigente Fabbrocini ha poi parlato di quel macabro dettaglio di un filo di ferro trovato attorno al collo dell’anziana vittima. “Al momento non sono ancora note le cause del decesso”, ha infine confermato Fabbrocini, “per quello bisognerà aspettare la fine dell’esame autoptico”.
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