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Ospedali, pochi medici. De Luca: “Via numero chiuso a Medicina”

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La situazione all’interno degli ospedali in Campania è cronicamente problematica. I pochi medici in servizio, specialmente nei Pronto Soccorso, purtroppo sono obbligati a turni massacranti, con logiche conseguenze sulla qualità del loro operato. Per risolvere la situazione, il governatore De Luca propone: “Via il numero chiuso dalle facoltà di Medicina“.

Pochi medici negli ospedali

La protesta delle sigle sindacali in merito alla scarsità di personale nei presidi sanitari campani va sfortunatamente avanti da molto tempo. Dopo la gestione straordinaria dei nosocomi durante il periodo dell’emergenza pandemica, la situazione era tornata preoccupante, con pochi medici al lavoro – specialmente nei Pronto Soccorso – con turni insostenibili. La situazione, però, pare essere in via di cambiamento, o quantomeno di evoluzione. Al Cardarelli, ad esempio, sono tornati pienamente operativi i locali del triage e del pre-triage, dopo la ristrutturazione iniziata lo scorso autunno. Con essi, a cambiare la faccia dell’ospedale collinare, anche il debutto della figura dell'”infermiere di processo“, un sanitario specificamente formato per la presa in carico e la gestione del paziente in transito nel Pronto Soccorso.

“Dopo circa 20 anni”, si legge in una nota la dirigenza dell’ospedale, “sono stati riorganizzati il percorso di accesso dei pazienti, le aree destinate al triage e al pre-triage, la zona di attesa dei pazienti a minore gravità e per migliorare l’informazione a pazienti e accompagnatori è stato implementato anche un sistema di gestione informatica che permette a chi aspetta di conoscere attraverso dei monitor quanti pazienti sono in trattamento presso il Pronto Soccorso in tre diverse fasi: valutazione triage, visita e approfondimento diagnostico per i pazienti che sono in attesa di risultati di esami ed hanno già avviato la terapia”.

“Stiamo lavorando in ogni direzione per migliorare l’assistenza, sia in termini infrastrutturali che organizzativi”, ha aggiunto poi il manager Antonio D’Amore. “Un percorso complesso perché dobbiamo gestire il cambiamento e, contemporaneamente gestire le attività di emergenza. Si tratta dell’ottava selezione bandita dal Cardarelli negli ultimi due anni. Con i precedenti concorsi era arrivato un solo medico come accade ormai in tutti gli ospedali italiani su cui si attende un intervento legislativo nazionale. Per il Cardarelli a partire dalla prossima estate si porrà anche la necessità di procedere alla selezione di un nuovo primario: Fiorella Paladino, attuale dirigente apicale ha infatti già comunicato alla dirigenza la sua intensione di non avvalersi della possibilità di permanenza in servizio sino ai 70 anni”.

Il monito alle istittuzioni del governatore

Nonostante alla svolta dell’ospedale Cardarelli si sia affiancata la risposta di 15 medici al concorso per il reclutamento di nuovi specialisti in Medicina d’urgenza e Pronto Soccorso, dopo due anni di bandi disertati, la situazione per il turn over resta complessa. In merito alla scarsità di sanitari sul territorio, ecco le parole del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che ieri, durante la sua consueta diretta sui social del venerdì, ha affrontato il problema con parole dure e decise. Per De Luca, la soluzione – a livello non solo locale, ma nazionale – è una e una sola: l’eliminazione del numero chiuso alle facoltà di Medicina.

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